© Getty ImagesROMA - Un po' per il closing, un po' per la difficoltà di operare senza un ds, fatto sta che in una settimana scarsa la Roma deve fare quanto sinora ha rimandato. Tradotto: almeno un vice Dzeko e un centrale difensivo, anche perché la questione laterale destro è bloccata da Karsdorp che vuole restare per giocarsi le proprie carte (se parte, si valuta Dalot). Sino a 48 ore fa i due identikit erano chiari e delineati: Borja Mayoral e Smalling. Ora, almeno per l'attaccante, è tornato tutto in gioco.
Non che per il difensore ci sia il via libera dello United ma l'all-in giallorosso è stato presentato nelle ultime ore: 12 milioni più 3 di bonus, tra prestito e obbligo di riscatto. Si torna alla proposta pre-Covid che la Roma aveva deciso di abbassare a 9,5+2 di bonus motivandola con il fatto che l'approdo dello United in Champions aveva fatto scattare una clausola nel contratto del difensore che portava l'ingaggio da 3 a 3,8 milioni. Soldi che in un triennale, sfioravano i 2,5 milioni. Ora siamo al bivio: a seconda della risposta, il club ha pronto un piano B. Al momento Verissimo del Santos è preferito a Marcao del Galatasaray.
Intrigo Real
Tornando invece all’attaccante, tutto si è complicato dopo che Zidane ha cambiato idea su Borja Mayoral. Ora l’ex juventino vorrebbe tenere il 23enne e lasciar partire Jovic, che i media spagnoli da lunedì sera hanno di conseguenza iniziato ad accostare alla Roma. E in effetti a Trigoria ci stanno pensando. L’operazione (in prestito) è considerata molto intrigante per il valore del calciatore ma quantomai onerosa, considerando che il serbo guadagna 4,5 milioni. E spenderli per un giocatore che sulla carta viene per ricoprire il ruolo di vice Dzeko, è motivo di confronto interno con i Friedkin. Per questo motivo se il Real Madrid fosse [...]
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