© AFPSdi Marco Bonetto
TORINO - Ci mancava solo Niang, a questo punto: confessiamo che non pensavamo più a lui da almeno 2 anni. Ci eravamo messi tutti il cuore in pace, nell’agosto del 2018: noi giornalisti che corriamo dietro alle vicende granata e i tifosi del Toro. Sembrava già un miracolo quella cessione in prestito al Rennes, con diritto di riscatto. Un miracolo al quadrato, al cubo, quando poi il club francese, nel maggio del 2019, riuscì persino nell’impresa di comprarselo tutto, l’ex granata, appunto riscattandolo alle cifre prefissate un anno prima. O meglio: la vera impresa va attribuita a Cairo, per come era riuscito a incassare addirittura 15 milioni, poco meno di un anno e mezzo fa. Dopo che in Francia Niang aveva messo assieme 44 presenze tra luci e ombre, come al solito, con 14 gol tra campionato e Coppe. Sicuramente meglio, comunque, rispetto alla stagione 2017-’18, in granata: 29 gettoni, sempre tutto compreso, e appena 4 reti, a più riprese facendo diventare matti, diciamo così, prima Mihajlovic e poi Mazzarri. Una disperazione, tanto più per Cairo che aveva speso 14 milioni per prenderlo dal Milan.
Una disperazione dimenticata, per l’appunto. Ma da ieri di nuovo pericolosamente viva. Vivida, pure. Vedi l’indiscrezione (davvero clamorosa, fin incredibile) riportata ieri pomeriggio dal sito del giornalista di Sky Gianluca Di Marzio. Il succo: sondaggi in corso per riportare Niang a Torino. Incredibile, sì. Un azzardo pazzesco, tenuto conto del carattere, dei comportamenti e del rendimento pregresso dell’attaccante. Una minestra riscaldata che però era già risultata indigesta al primo boccone, non appena cucinata nel corso di quella a dir poco deludente stagione in granata. Vedremo. Il Torino non ha smentito, il Rennes neppure. Ci manca davvero solo il ritorno di Niang. D’altra parte il Torino sta incontrando sempre maggiori difficoltà nella ricerca di una seconda punta. Un tempo la priorità era il regista: era stato così per settimane. Ma da quando l’Atletico ha lanciato l’assalto finale a Torreira (da due giorni il suo agente è a Madrid), il play è scalato a un vicolo cieco non più prioritario.