Da Douglas Costa a Chiesa: la Juve allo sprint

L’intesa con la Fiorentina per il passaggio dell’ala in bianconero è ai dettagli, ma Paratici per chiudere deve ottenere il sì dell’esterno brasiliano alla cessione. Se l’operazione salta può scattare il piano B: Dembélé in bianconero e l’ex Bayern Monaco al Barcellona
Da Douglas Costa a Chiesa: la Juve allo sprint

TORINO - Servire l’assist giusto a chi degli assist è uno specialista, dribblare l’opposizione di chi del dribbling è un mago. Gli ultimi tre giorni di mercato per la Juventus saranno regolati da una sorta di legge del contrappasso legata a Douglas Costa: Fabio Paratici dovrà offrire al brasiliano un’occasione di trasferimento adeguata per essere trasformata in contratto, eludendone l’opposizione alle proposte che gli sono giunte finora. Poi il dg bianconero potrà segnare l’ultimo gol in entrata di questa sessione di mercato: Federico Chiesa.

DETTAGLI - Un gol a cui manca solo l’ultimo tocco per essere realizzato. L’azione, lunghissima, è praticamente ripartita subito dopo essere sfumata un anno fa, quando Rocco Commisso, neoproprietario della Fiorentina, dichiarò incedibile Chiesa, che aveva già un’intesa con la società bianconera. Il ventiduenne attaccante però non ha rinnovato il contratto in scadenza nel 2022, la Juventus non lo ha mai perso di vista e in estate ha rimesso in moto la trattativa attraverso intermediari che hanno cominciato a erodere un muro che pareva invalicabile: i 70 milioni fissati come prezzo dallo stesso Commisso, che un anno fa aveva garantito al giocatore di cederlo quest’estate, a patto che arrivasse un’offerta congrua.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chiesa, il prezzo è sceso a 50-60 milioni

Tanti anche senza la pandemia di Covid-19 e la conseguente crisi economica, 70 milioni rappresentavano una cifra fuori mercato nella congiuntura negativa che si è creata. Un po’ consapevole di questo, un po’ per la determinazione di Chiesa a non accettare un trasferimento all’estero e a non rinnovare il contratto, cosa che la prossima estate metterebbe la Fiorentina con le spalle al muro in una trattativa, Commisso nelle ultime settimane si è ammorbidito. Il prezzo è sceso a 50-60 milioni e la Juventus potrà prendere Chiesa in prestito oneroso per circa 10 milioni, versando il resto tra riscatto e bonus. Riscatto obbligatorio, oppure facoltativo ma obbligatorio al raggiungimento di obiettivi facili, tempistiche di pagamento e circostanze che faranno scattare i bonus, sono tutti dettagli in corso di discussione, ma con una certezza: la quadratura si troverà. «Mi auguro che resti, vediamo che succede in questi tre giorni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Servire l’assist giusto a chi degli assist è uno specialista, dribblare l’opposizione di chi del dribbling è un mago. Gli ultimi tre giorni di mercato per la Juventus saranno regolati da una sorta di legge del contrappasso legata a Douglas Costa: Fabio Paratici dovrà offrire al brasiliano un’occasione di trasferimento adeguata per essere trasformata in contratto, eludendone l’opposizione alle proposte che gli sono giunte finora. Poi il dg bianconero potrà segnare l’ultimo gol in entrata di questa sessione di mercato: Federico Chiesa.

DETTAGLI - Un gol a cui manca solo l’ultimo tocco per essere realizzato. L’azione, lunghissima, è praticamente ripartita subito dopo essere sfumata un anno fa, quando Rocco Commisso, neoproprietario della Fiorentina, dichiarò incedibile Chiesa, che aveva già un’intesa con la società bianconera. Il ventiduenne attaccante però non ha rinnovato il contratto in scadenza nel 2022, la Juventus non lo ha mai perso di vista e in estate ha rimesso in moto la trattativa attraverso intermediari che hanno cominciato a erodere un muro che pareva invalicabile: i 70 milioni fissati come prezzo dallo stesso Commisso, che un anno fa aveva garantito al giocatore di cederlo quest’estate, a patto che arrivasse un’offerta congrua.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Da Douglas Costa a Chiesa: la Juve allo sprint
2
Chiesa, il prezzo è sceso a 50-60 milioni