Inter, per Eriksen non c'è posto

Sfumata la cessione lampo del danese all'Herta Berlino: resterà, ma come "equivoco" tattico... e da settimo centrocampista
Inter, per Eriksen non c'è posto© Marco Canoniero

MILANO - Da stella a equivoco. Christian Eriksen è un giocatore ingombrante: a gennaio, quando era arrivato, si pensava potesse essere il colpo scudetto, il giocatore che avrebbe fatto fare il salto di qualità all’Inter. Dopo nove mesi, un impiego a singhiozzo e un rendimento non sufficiente, si può serenamente affermare che Eriksen rimanga ingombrante, ma nel senso che per Conte - con cui non è mai scoccata la scintilla - è un elemento di cui poter fare a meno (come dimostrato a Roma con la Lazio, con l’ex Tottenham rimasto in panchina per 90 minuti). Tant’è vero che dopo i tentativi dei giorni scorsi di alcuni intermediari di trovare una soluzione in Premier League, ieri è arrivato un sondaggio da parte dell’Hertha Berlino.

La trattativa però non è decollata, non tanto per il mancato accordo fra i club, quanto perché l’ingaggio del danese da 7.5 milioni più bonus ha frenato ogni discorso. Inoltre Eriksen, così come accaduto per gli approcci inglesi, ha sempre anteposto la voglia di rimanere all’Inter. Desiderio che il club ha assecondato, perché - ribadiamo -, quando la società a gennaio lo ha strappato per 20 milioni dal Tottenham, ha pensato a lui come uomo simbolo della squadra insieme a Lukaku. Eriksen per l’Inter in quanto club è un giocatore importante, lo diventerà per Conte? Per ora no. Ma è davvero bizzarro pensare che un giocatore che due stagioni fa si giocava la finale di Champions contro il Liverpool e che ha l’ingaggio più alto della squadra insieme a Lukaku, sia il settimo centrocampista della rosa alle spalle dei vari Vidal, Barella, Brozovic, Sensi, Gagliardini e lo stesso Nainggolan [...]

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