© www.imagephotoagency.itTORINO - Il tempo passa. Il mercato è già cominciato da diversi giorni e il Toro è ancora in attesa di prendere il primo rinforzo per cercare di risalire in classifica ed evitare la retrocessione mentre tutte le altre squadre, impegnate con i granata nella corsa alla salvezza, hanno già messo a segno colpi importanti: Nainggolan (Cagliari), Strootman (Genoa), Torregrossa (Sampdoria), Saponara (Spezia). E altri ne stanno confezionando. Tutti in movimento meno Cairo e Vagnati che, probabilmente, alla luce dei quattro risultati positivi prima dei due schiaffi di San Siro speravano di poter evitare di ricorrere al mercato. Un attendismo, da sempre compagno del Toro di Cairo, che non dà risultati. Anzi, sì: negativi. Come prima e più di prima.
I pochi tifosi ancora aggrappati alla speranza di un Toro più forte, o se non altro meno debole, continuano ad aspettare con fede novità dal campo e dal mercato. Considerando che in queste situazioni è oltremodo difficile ottenere risultati (squadra incompleta, manca un po’ di tutto) diventa fondamentale consegnare due o tre elementi di spessore a Giampaolo. L’obiettivo principale, in questo momento, è l’attaccante. Verdi, Zaza e Bonazzoli continuano a deludere e là davanti il Toro si trova pericolosamente scoperto. L’ultima novità è una proposta di scambio Zaza-Defrel: il granata tornerebbe volentieri al Sassuolo dove, dopo tanti anni, potrebbe ricomporre la coppia di buon successo con Berardi. Defrel è la classica seconda punta che sulla carta si sposerebbe alla perfezione con il Gallo. Il Sassuolo ha preso tempo prima di dare una risposta anche se orientativamente questa idea non lo alletta più di tanto. Nel frattempo, Vagnati continuerà a insistere sia con la Fiorentina per Kouame sia con il Cagliari per Joao Pedro o Pavoletti. I viola e i sardi hanno già fatto sapere che non sono disponibili a uno scambio con Zaza e che per i loro giocatori, nel caso decidessero di privarsene, vogliono monetizzare con un obbligo di riscatto.