© LAPRESSEMILANO - L’Inter ha in pugno Rodrigo De Paul. L’affare - a meno di cataclismi - si farà in estate, però esiste ancora una speranza (a oggi molto flebile) che possano essere anticipati i tempi all’attuale sessione di mercato. Tutto passa da Christian Eriksen: qualora il danese dovesse essere venduto, ci sarebbe margine per chiudere subito. A oggi, la situazione intorno al trequartista resta fluida: Martin Schoots, il suo procuratore, sta raccogliendo sondaggi in Premier. Gli abboccamenti sono tutti per un prestito (con ingaggio pagato, ovviamente). Tra i club si è fatto avanti pure il Tottenham per cui - per ragioni anche di principio - il prestito sarebbe obbligatoriamente oneroso, considerata l’inflessibilità del club londinese un anno fa nel non mollare un centesimo dalla valutazione di 20 milioni per il cartellino, nonostante Eriksen fosse a scadenza. Per rendere possibile l’assalto a De Paul, servirebbe però altro. In tal senso non aiuta neppure la classifica alquanto deficitaria dei friulani, avversari dell’Inter sabato.
La sua scelta De Paul l’ha già fatta: nella decisione pesano un corteggiamento che risale addirittura al dicembre 2019 quando l’argentino era in cima ai pensieri di Antonio Conte. L’Inter poi ha fatto altre scelte mentre in estate le energie sono state indirizzate su Hakimi, unico acquisto costato soldi a Suning (che - non va dimenticato - ha però dovuto onorare gli impegni presi con il Sassuolo per Sensi e con il Genoa per Pinamonti).