De Ligt, Chiesa e Cuadrado: i pilastri Juve dai quali ripartire

Il difensore e l’esterno hanno lo spirito juventino. E il colombiano ha mercato, ma è troppo importante. Anche Danilo e Kulusevski tra i giocatori sui quali puntare nella prossima stagione. Ramsey, Rabiot e Alex Sandro sacrificabili
De Ligt, Chiesa e Cuadrado: i pilastri Juve dai quali ripartire

TORINO - Non soltanto loro, ma soprattutto loro: Matthijs de Ligt, Federico Chiesa, Dejan Kulusevski, Juan Cuadrado. E aggiungiamo pure Danilo, che al netto delle difficoltà palesate nel corso dell’ultimo derby rimane un pilastro della Juventus che verrà. I ragionamenti sono già in corso sul tema, perché è vero che la qualificazione alla Champions 2021-22 condiziona fortemente le strategie, ma i punti fermi della squadra del prossimo futuro sono stati individuati da un pezzo, indipendentemente dai risultati alterni di una stagione complessa in cui evidentemente tutte le parti in ballo hanno commesso degli errori. Non solamente Andrea Pirlo. Quattro calciatori dallo spirito profondamente juventino (non che Cristiano Ronaldo non ce l’abbia, ma il suo futuro è un discorso a parte), pronti a prendere per mano una squadra che dopo nove anni di dominio ripartirà nel prossimo campionato da inseguitrice in chiave scudetto. L’olandese volante con i gradi dell’indiscusso capitano quando tutti i big storici smetteranno, l’esterno che a partire dal giorno del trasferimento in bianconero è semplicemente rinato, il talento svedese classe 2000, il terzino che alla bisogna si trasforma in regista aggiunto senza perdere i connotati dell’assaltatore della fascia destra, il brasiliano che memore dei trascorsi al Santos si piazza in mezzo al campo e da lì governa la difesa.

La Juve da cambiare

Quattro intoccabili di cui la Juve, a meno che non arrivi una proposta choccante (è durissima, in tempi di Covid imperante), non si priverà per nessuna ragione al mondo. Sono loro, in linea di massima, i pezzi del puzzle juventino da salvare nella stagione più complicata del nuovo corso targato Andrea Agnelli. Ma c’è anche una Juventus da correggere, se possibile da cambiare, perché il rendimento stagionale di alcuni giocatori non è stato direttamente proporzionale ai rispettivi costi ed età.

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