Juve, il piano di rilancio: Paratici in attesa ma c’è Cherubini

Il dg discute i contratti dei nuovi colpi bianconeri e aspetta il suo: se sfuma il rinnovo verrà promosso il suo braccio destro. Scopri i dettagli
Juve, il piano di rilancio: Paratici in attesa ma c’è Cherubini© Juventus FC via Getty Images

TORINO - L’ultimo mese della stagione sarà decisivo anche per i dirigenti, non solo per Andrea Pirlo. Se l’allenatore è in discussione, ma ha ancora un anno di contratto (accordo fino al 2022), tutta l’area tecnica - dal dg Fabio Paratici in giù - è a scadenza. Già più volte, in passato, il presidente Andrea Agnelli ha prolungato i contratti dei suoi uomini a ridosso del gong. Di diverso dagli anni scorsi, però, c’è la situazione che sta vivendo la Juventus. Dopo nove anni di trionfi consecutivi, stavolta lo scudetto lo vincerà l’Inter. L’interruzione del leggendario ciclo tricolore rientra nella normalità delle cose: prima o poi doveva succedere. Non è normale, invece, che una squadra composta da campioni come Cristiano Ronaldo, Chiellini e De Ligt non sia ancora sicura di disputare la prossima Champions League. Il quarto posto attuale non rispecchia il reale valore della rosa, ma soprattutto è tutt’altro che scontato.

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Fabio Paratici non è ancora sicuro del posto per la prossima stagione

Tutti motivi che allargano i ragionamenti all’interno della Continassa. È vero che i giocatori avrebbero potuto fare di più e che Pirlo, comunque debuttante in panchina, in certe occasioni sarebbe potuto essere un po’ più pratico e pragmatico. Ma quando non si vince, o si vince meno come quest’anno, nessuno è escluso da riflessioni e valutazioni. Tanto che lo stesso Fabio Paratici, protagonista in undici anni di Juve di grandi colpi (da Pogba a Cristiano Ronaldo) e 18 trofei, non è ancora sicuro del posto per la stagione 2021-22. Di voci ne circolano tante e la maggior parte lo indicano con un piede fuori dalla Continassa. La verità è che può succedere di tutto, nel prossimo mese: non è escluso il divorzio, ma nemmeno il rinnovo. Di sicuro Paratici non si sta comportando come un dipendente al passo d’addio. A confermarlo sono i continui incontri con dirigenti e agenti per trattare nuovi colpi per la Juventus del futuro. Il comportamento del dg non è una polizza sulla sua riconferma, ma certamente dimostra una volta di più professionalità e attaccamento al club. Agnelli lo sa benissimo e, seppur anche i cicli dei grandi dirigenti abbiano una fine come quelli degli allenatori top, non sembra ancora totalmente convinto del ribaltone manageriale. È una possibilità, soprattutto in caso di mancato accesso alla Champions League, però non ancora una certezza.

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TORINO - L’ultimo mese della stagione sarà decisivo anche per i dirigenti, non solo per Andrea Pirlo. Se l’allenatore è in discussione, ma ha ancora un anno di contratto (accordo fino al 2022), tutta l’area tecnica - dal dg Fabio Paratici in giù - è a scadenza. Già più volte, in passato, il presidente Andrea Agnelli ha prolungato i contratti dei suoi uomini a ridosso del gong. Di diverso dagli anni scorsi, però, c’è la situazione che sta vivendo la Juventus. Dopo nove anni di trionfi consecutivi, stavolta lo scudetto lo vincerà l’Inter. L’interruzione del leggendario ciclo tricolore rientra nella normalità delle cose: prima o poi doveva succedere. Non è normale, invece, che una squadra composta da campioni come Cristiano Ronaldo, Chiellini e De Ligt non sia ancora sicura di disputare la prossima Champions League. Il quarto posto attuale non rispecchia il reale valore della rosa, ma soprattutto è tutt’altro che scontato.

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