Juve, obiettivo Kean. In Europa League addio a Ronaldo

Senza Champions League CR7 lascerà i bianconeri: ricostruzione con i giovani tenendo De Ligt a tutti i costi. Milik l'altro nome per l'attacco
Moise Kean (quest'anno in forza al Psg, ma di proprietà dell'Everton)© EPA

TORINO - Il «caso B» ora è una prospettiva concreta come la pioggia sotto un cielo gonfio di nuvole nere. Ma è bene non credere alla sincerità di Fabio Paratici quando il 25 aprile, nel prepartita di Fiorentina-Juventus, spiegava che «non pensiamo neanche al caso B». Ossia al mancato piazzamento tra le prime quattro che al momento è realtà. Un dirigente pensa e si prepara ad affrontare qualsiasi caso. Certo, allora il caso B non era certo lo scenario principale su cui Paratici lavorava. Da ieri lo è. O è almeno parallelo allo scenario che prevede la qualificazione alla Champions.

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Juve, la differenza con il piano A resta enorme

QUESTIONE CR7 - Che a portare avanti il piano B bianconero sia effettivamente Paratici o il suo successore, cosa di cui parliamo a pagina 8, la differenza con il piano A resta enorme. Almeno 80 milioni (nell’articolo a lato i dettagli). Ottanta milioni in meno che il mercato dovrà ripianare attraverso le uscite. In teoria ne basterebbe una, per giunta molto probabile: perché è difficile pensare che Cristiano Ronaldo accetti di giocare in Europa League a 36 anni. Tra i 54,2 milioni lordi di ingaggio e i 28,8 di ammortamento, un addio al fuoriclasse portoghese farebbe risparmiare alla Juventus 83 milioni. Buco colmato, dunque? No. Intanto perché trovare un club che possa permettersi Ronaldo dopo un anno e mezzo di pandemia non sarà immediato. Poi perché la Juventus dovrebbe sostituirlo.

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Juve, senza CR7 serviranno due attaccanti

L’ATTACCO - L’arrivo di un altro attaccante è da tempo un obiettivo della Juventus e senza CR7 ne servirebbero due. Arkadiusz Milik, che può liberarsi dal Marsiglia per 12-15 milioni, e Moise Kean, che non vorrebbe tornare all’Everton dopo la scadenza del prestito al Psg, sono i nomi più caldi. Trovare con il club inglese un accordo proprio su un prestito con diritto (o su uno scambio, occhio a Demiral) sarebbe un trionfo per la società bianconera e Kean alla Juventus tornerebbe anche in una stagione senza Champions.

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TORINO - Il «caso B» ora è una prospettiva concreta come la pioggia sotto un cielo gonfio di nuvole nere. Ma è bene non credere alla sincerità di Fabio Paratici quando il 25 aprile, nel prepartita di Fiorentina-Juventus, spiegava che «non pensiamo neanche al caso B». Ossia al mancato piazzamento tra le prime quattro che al momento è realtà. Un dirigente pensa e si prepara ad affrontare qualsiasi caso. Certo, allora il caso B non era certo lo scenario principale su cui Paratici lavorava. Da ieri lo è. O è almeno parallelo allo scenario che prevede la qualificazione alla Champions.

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