Vidal atto II? Inter, dubbi per 8 milioni

Dopo l'addio di Conte il suo ingaggio non è più sostenibile, soprattutto per una seconda linea
Vidal atto II? Inter, dubbi per 8 milioni© /Ag. Aldo Liverani

MILANO - Da acquisto fondamentale, a riserva. Da imprescindibile, a (quasi) esubero. Da pupillo di Antonio Conte , a lusso di cui Simone Inzaghi potrà tranquillamente fare a meno. In una sola stagione il profilo di Arturo Vidal ha subito un cambiamento significativo. Nessuno a Milano mette infatti in dubbio le doti da guerriero, la voglia di non mollare mai, l’importanza sul verde e per il gruppo del 22 nerazzurro. Ma è chiaro ed evidente che il lauto ingaggio percepito dal calciatore, quest’anno da 5.5 milioni netti e che nella prossima annata salirà a 6.5 milioni, con un’opzione di rinnovo alla stessa cifra sino al 2023, rappresenta un problema per le casse dei nerazzurri. A maggior ragione se analizziamo l’impatto al lordo del salario, che anche in virtù del decreto crescita, pesa più di 8 milioni di euro per quella che di fatto è la cifra pagata da Suning. L’Inter ad oggi, è inutile girarci intorno, non vuole – né forse può – permettersi uno stipendio così oneroso per quello che nei fatti è diventato una seconda linea.

La situazione di mercato

Il giocatore sarebbe anche felice di proseguire la propria avventura in nerazzurro, ma il suo entourage è già stato avvisato di lavorare e trovare soluzioni alternative. Un compito certamente non semplice. Gli estimatori del centrocampista non mancano. Ma la problematica di uno stipendio da capogiro vale per l’Inter, come per tutti i club a livello mondiale. Ergo: per il momento il calciatore non ha mercato. Una situazione di stallo che – almeno a livello teorico – dovrà essere necessariamente risolta nelle prossime settimane.

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