TORINO - Juve-Locatelli fino alla fine. Un po’ come recita il motto della casa, ben conosciuto anche dal centrocampista azzurro. Tanto che, prima di virare su altre soluzioni (il principale piano B resta Pjanic in prestito dal Barcellona), alla Continassa aspettano di capire come andrà il nuovo incontro con il Sassuolo. Sarà il terzo in un mese: potrebbe non essere l’ultimo, ma i segnali inducono all’ottimismo. La distanza sulla formula – cioè il nodo dell’obbligo del riscatto – non è ancora superata. Ma qualcosa si muove e il puzzle avanza. Già, perché se la Juventus insiste e ha il gradimento del giocatore, che da più di un anno si vede soltanto a Torino, il Sassuolo già da tempo è entrato nell’ordine di idee di monetizzare al meglio la grande intuizione di due anni fa, quando Locatelli fu ingaggiato dal Milan investendo 12 milioni. Proprio per questo il club della famiglia Squinzi ha aperto alla Juventus, ma non intende fare grossi sconti.