Occhio, McKennie è partito al Max: “Almeno 10 gol” chiesti da Allegri

Il centrocampista statunitense è andato subito in rete nella prima amichevole stagionale contro il Cesena. Inserimenti e gioco aereo, può essere decisivo
Occhio, McKennie è partito al Max: “Almeno 10 gol” chiesti da Allegri© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Conta poco il gol al Cesena, segnato peraltro in un modo - ricevendo palla in area da fermo e dribblando due avversari prima di tirare - in cui difficilmente Weston McKennie ne realizzerà molti in contesti più impegnativi (ma guai mettere limiti alle possibilità di crescita di un ventiduenne).

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La frase di Allegri a McKennie dopo il gol al Cesena

Conta molto di più la frase che Massimiliano Allegri gli ha urlato dopo la rete: «Quest’anno devi fare almeno 10 gol». Classico colpo di martello sul ferro caldo, incitamento volto a sfruttare l’effetto sul morale che un gol fa anche alla prima amichevole per spingere lo statunitense a porre in alto i propri obiettivi. Certo. Ma c’è molto di più della psicologia nella frase di Allegri.

C’è, in quella richiesta-ordine al texano, tutta l’importanza che l’ex centrocampista dello Schalke 04, rivelazione bianconera dello scorso campionato, può avere nella prima Juventus della seconda era Allegri. Essere il principale forintore di quei gol dal centrocampo che hanno fatto difetto alla squadra bianconera nelle ultime stagioni, fondamentalmente da quando Sami Khedira ha accusato il calo fisico che lo ha portato prima all’addio alla Juventus e poi a quello al calcio. McKennie non ha certo la sopraffina intelligenza tattica del tedesco (ma d’altra parte pochi possono paragonarsi in questo al professore di Stoccarda, men che meno a 22 anni), però ha un istinto per l’inserimento e un senso della porta da vero attaccante aggiunto, mostrato già con i 6 gol della scorsa stagione.

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Le qualità di McKennie possono essere fondamentali per la Juve

E, cosa da non trascurare, una notevole abilità nel gioco aereo grazie a elevazione e soprattutto tempismo con i quali compensa una statura assolutamente normale di 177 centimetri. Tutte qualità che possono fare di lui un uomo preziosissimo per andare ad attaccare l’area di rigore in una Juventus schierata con Ronaldo e Dybala come punte, visto che sia CR7 sia (soprattutto) la Joya amano svariare. Compito che, come leggete sopra, potrà svolgere anche Kulusevski, sicuramente più abile di McKennie nel ricevere palla addosso, ma meno nell’attaccare la porta senza pallone e nel gioco aereo (a dispetto di 9 centimetri in più d’altezza). D’altra parte il texano e lo svedese hanno caratteristiche in generale molto diverse e non è affatto detto (ma neppure da escludere) che si trovino in concorrenza per un posto. Molto dipenderà dalla posizione in cui Allegri vedrà meglio McKennie (che, proprio come Kulusevski, potrebbe essere anche una delle armi che il tecnico bianconero ama usare a partita in corso). Certo è però uno dei compiti principali che lo statunitense avrà, a prescindere dal ruolo: inserirsi in area e cercare (e soprattutto trovare) il gol. Un compito che ha già cominciato a svolgere bene.

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TORINO - Conta poco il gol al Cesena, segnato peraltro in un modo - ricevendo palla in area da fermo e dribblando due avversari prima di tirare - in cui difficilmente Weston McKennie ne realizzerà molti in contesti più impegnativi (ma guai mettere limiti alle possibilità di crescita di un ventiduenne).

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