Pjanic-Allegri, appuntamento al Camp Nou: gli aggiornamenti

Sempre più calda la pista che porta al bosniaco. L’ipotesi è il prestito, il nodo è l’ingaggio. Juve e Barça ne parleranno l’8 agosto al Gamper
Pjanic© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Massimiliano Allegri lo accoglierebbe a braccia aperte. Il Barcellona lo spingerebbe volentieri fra quelle braccia. E Miralem Pjanic sarebbe felice di tornare a Torino, nell’ambiente che ama e con l’allenatore con il quale ha, forse, stabilito il rapporto più solido. Se si parte da questi tre presupposti non si può che essere ottimisti sulla chiusura dell’affare Pjanic-Juventus, eppure nonostante la situazione sia estremamente favorevole esistono degli ostacoli. Il primo è rappresentato dall’ingaggio del regista bosniaco, passato esattamente un anno fa al Barcellona: ora Pjanic guadagna 8,5 milioni di euro, cifra non compatibile con la nuova politica di austerity sugli ingaggi varata dalla dirigenza juventina in tempi di Covid. Se la formula fosse quella del prestito gratuito, come al momento rimbalza dai media catalani, il Barcellona dovrebbe farsi carico di una percentuale dell’ingaggio: prospettiva che i blaugrana per il momento non prendono in considerazione.

Il Barcellona ha concesso a Pjanic la lista gratuita

D’altra parte, la posizione del Barcellona è chiara: ha concesso a Pjanic la lista gratuita e, quindi, il presidente Joan Laporta è disposto a lasciare partire il bosniaco gratuitamente, ma senza corrispondergli più neanche un euro. Opzione scartata da Pjanic (che in quel caso vorrebbe una buonuscita) e dalla Juventus (che dovrebbe offrire a Pjanic un triennale, impegnandosi forse più di quanto vorrebbe). Così si sta parlando di prestito, ma il succo della questione resta che Pjanic vorrebbe un aiutino dal Barça per andare alla Juventus e il Barça per ora risponde picche.

La sfida del Trofeo Gamper senza spettatori

L’occasione per un confronto potrebbe essere, in modo fin troppo scontato, il Trofeo Gamper dell’8 agosto che verrà celebrato dalla doppia sfida fra il Barcellona e la Juventus, prima in versione femminile, poi in quella maschile. Una tradizionale festa per i catalani (celebra Hans Gamper, fondatore del club) che, purtroppo, dovrà svolgersi senza gli invitati principali, ovvero gli spettatori. Fino a ieri gli organizzatori speravano di poter aprire il 30% del Camp Nou (percentuale che avrebbe portato il numero degli spettatori alla ragguardevole cifra di 35mila), ma in mattinata è arrivata la decisione del Governo di giocare a porte chiuse per non peggiorare la già critica situazione dei contagi in Spagna.

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