Dybala e il rinnovo con la Juve: per le firme serve una svolta creativa

La voglia di chiudere c’è, anche se la differenza tra offerta e domanda è alta. Già oggi possibile summit
Dybala e il rinnovo con la Juve: per le firme serve una svolta creativa

TORINO - Da parte sua Paulo Dybala l’ha già iniziata la trattativa per il rinnovo del contratto con la Juventus (in scadenza tra dieci mesi). E l’ha iniziata nel migliore dei modi, segnando un gol e fornendo un assist (a Juan Cuadrado) nella prima giornata di campionato, contro l’Udinese. Da lì in poi è successo un “paperaio” che manco in uno stagno e non s’è andati oltre a un pareggio, ma tant’è. L’argentino ha comunque certificato alla controparte che sarebbe folle perdere - per di più in cambio di zero euro, a questo punto - un tale giocatore e in un tale momento, in cui persino Cristiano Ronaldo pare diventato, nell’ottica di Massimiliano Allegri, “uno dei tanti” che si può pure schiaffare in panchina. Mentre invece Dybala sta lì in campo a giganteggiare con il 10 alle spalle e la fascia da capitano al braccio.

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La sensazione è che il finale della telenovela possa essere lieto

Tocca dunque alla Juventus, a questo punto, scendere in campo nella trattativa. E mandare un nuovo segnale (banalmente: stabilire un dove e un quando) propedeutico al nuovo e verosimilmente decisivo incontro tra le parti, che giunge dopo i “round” già avvenuti in passato, l’ultimo dei quali pochi giorni fa alla Continassa.

La sensazione è che il finale della telenovela iniziata ormai un annetto e mezzo fa (più che “Cento vetrine” siamo a “Cento, e passa, gol”) possa essere assolutamente lieto, tuttavia perché davvero si arrivi ad apporre queste benedette firme in calce ad un nuovo contratto occorrerà un guizzo di fantasia e creatività, al pari di quelli che l’attaccante argentino (appena rientrato nel giro della Albiceleste). Essì perché se è pur vero che il clima - rispetto a due-tre mesetti fa, è essolutamente più disteso e sereno, è anche vero che in... soldoni tutti questi gran passi avanti non ci sono stati. Anzi, paradossalmente pare che l’ultima offerta avanzata dal responsabile del mercato bianconero Federico Cherubini e dall’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, sia inferiore rispetto a quella che a suo tempo aveva avanzato l’ormai ex direttore generale Fabio Partici (accasatosi al Tottenham): la Juventus è scesa sotto quota 10 milioni di euro. Circa 7-8 milioni di base più premi legati al rendimento. E peraltro mentre Dybala e il suo entourage confidano in un contratto quinquennale, i dirigenti bianconeri ragionano invece sulla base di un quadriennale.

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TORINO - Da parte sua Paulo Dybala l’ha già iniziata la trattativa per il rinnovo del contratto con la Juventus (in scadenza tra dieci mesi). E l’ha iniziata nel migliore dei modi, segnando un gol e fornendo un assist (a Juan Cuadrado) nella prima giornata di campionato, contro l’Udinese. Da lì in poi è successo un “paperaio” che manco in uno stagno e non s’è andati oltre a un pareggio, ma tant’è. L’argentino ha comunque certificato alla controparte che sarebbe folle perdere - per di più in cambio di zero euro, a questo punto - un tale giocatore e in un tale momento, in cui persino Cristiano Ronaldo pare diventato, nell’ottica di Massimiliano Allegri, “uno dei tanti” che si può pure schiaffare in panchina. Mentre invece Dybala sta lì in campo a giganteggiare con il 10 alle spalle e la fascia da capitano al braccio.

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