Rinnovo Dybala: Juve, giù la maschera

Il summit saltato il 27 agosto resta vacante: se ne riparla mercoledì. Messaggio chiaro: linea dura bianconera. Anche se si spera di chiudere prima del Napoli
Rinnovo Dybala: Juve, giù la maschera© www.imagephotoagency.it

Il Vittoriale degli Italiani. Laddove visse Gabriele D’Annunzio. La sala d’attesa: la cosiddetta stanza del Mascheraio. E’ lì che il Vate lasciava ad aspettare gli ospiti che desideravano conferire con lui. Soltanto dopo un tempo ritenuto congruo, allora, l’Immaginifico dava mandato affinché costoro là fuori fossero fatti accomodare nel suo studio.

Il nome, la Sala del Mascheraio, è dovuto alla scritta che campeggia - irriverente e sbeffeggiante, intimidatoria - su una parete: «Al visitatore. Teco porti lo specchio di Narciso? Questo è piombato vetro. O Mascheraio. Aggiusta le tue maschere al tuo viso ma pensa che sei vetro contro acciaio».

Embé? Che c’azzeccano D’Annunzio e il Vittoriale con il rinnovo di Dybala? L’anticamera: la chiave di lettura sta nell’anticamera. E nell’attesa. Cominciamo infatti a dire che salvo colpi di scena clamorosi, un’altra settimana s’appresta a scivolare via come se nulla fosse in questa telenovela da rinnovo di contratto che dura ormai da quasi due anni e che vede come attori principali la Juventus e Paulo Dybala.

L’aspetto che più di tutti fa riflettere è che per l’ennesima volta gli uomini dell’entourage di Dybala (Jorge Antun e Carlos Novel) sono partiti apposta dall’Argentina con l’idea di risolvere una volta per tutte la questione contratto (che scadrà nel giugno 2022) epperò si ritrovano ad aspettare, finora invano, anche solo una chiamata che dia seguito al summit del 7 agosto. In inverno Antun decise ad un certo punto di tornare Oltreoceano, giacché la Juventus era stata netta nello scandire che «non c’è nulla da discutere, o accettate l’offerta che abbiamo avanzato oppure è inutile che ci si veda». Ora non siamo ancora a questi livelli, però di fatto quel secondo incontro potenzialmente risolutore inizialmente fissato per il 27 agosto è saltato e ancora non è in agenda la data del “recupero”.

Mettici la batosta Ronaldo, che ha salutato tutti all’improvviso. Mettici qualche giorno di relax e riflessione che i vertici bianconeri si sono voluti prendere. Epperò, insomma, si è ad un punto in cui gli agenti di Dybala - che a quest’ora confidavano d’esser già su un volo di ritorno per l’Argentina dopo aver definito i dettagli - sono invece ancora in attesa di una chiamata. Chiamata che, a questo punto, dovrebbe giungere a metà settimana: forse già martedì ma più probabilmente mercoledì. Un po’ di fastidio/insofferenza può giocoforza emergere su sponda argentina, con il passare dei giorni. Anche perché la posizione della Juventus resta piuttosto salda e stabile, invariabile rispetto alla proposta avanzata ad inizio agosto: 7 milioni di ingaggio annuali. Vale a dire, più o meno, la somma versata a Ronaldo nei suoi ultimi tre mesi vissuti da separato in casa (o in vacanza, o in Nazionale, o in panchina).

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