Pogba-United, c'è aria d'addio. Ma l'ingaggio è un problema, non solo per la Juve

Il rapporto con i Red Devils è ormai fragile: per i bianconeri è un'opportunità di mercato, ma solo ad alcune condizioni
Pogba-United, c'è aria d'addio. Ma l'ingaggio è un problema, non solo per la Juve© Getty Images

TORINO - L’uomo “marchiato” Juventus che ha assistito alla sfida di Champions tra Atletico Madrid e Manchester United non aveva bisogno di prendere appunti su Paul Pogba . Il mondo bianconero - tra club e ambiente esterno - conosce il Polpo a memoria e non c’è necessità di seguirlo dal vivo per trarre ulteriori indicazioni sulla ricchezza del repertorio che il campione del mondo è capace di esibire in faccia ai critici. E anche se l’altra sera nella bolgia del Wanda Metropolitano il confronto con il connazionale Geoffrey Kondogbia ha premiato il centrocampista colchonero, non c’è dubbio che il contratto di Paul in scadenza tra quattro mesi continui a ingolosire chiunque.

Problema numero 1: l’ingaggio di Pogba è compatibile con le possibilità di spesa della Juventus? Risposta: assolutamente no, i 13 milioni netti - a parte il ricavato dallo sfruttamento dei diritti d’immagine - rappresentano un traguardo irraggiungibile per le casse bianconere. Problema numero 2, collegato al precedente: lo stipendio in questione è una grana solamente alla Continassa? Tendenzialmente no, a meno che non arrivi l’emiro di turno a soddisfare i desideri dell’ex juventino. Prospettiva credibile, visto che il Paris Saint-Germain è segnalato sulle tracce del Polpo e con il Real Madrid alle spalle, ma si tratta di possibilità per ora nelle retrovie. Da non disprezzare, per carità, ma forse Pogba a 29 anni da compiere a metà marzo gradirebbe scegliere in uno spettro più ampio.

La Juve alla finestra per Pogba

Lo stesso che comprende la Juve: a Torino restano alla finestra nell’attesa che la partenza di Paul possa essere sinonimo di un’opportunità di mercato. Vale a dire, con ingaggio decisamente tagliato da parte del francese. Troncato a metà rispetto agli emolumenti attuali? Sarebbe un trionfo... Lo stato dell’arte, tuttavia, racconta di un club i cui dirigenti si dedicheranno anima e corpo al contenimento del monte ingaggio per ristabilire un equilibrio nei numeri ancora condizionati dalla pandemia. E dunque, per non creare false illusioni: non basta che Pogba rimanga in contatto quotidiano con parecchi ex compagni o che manifesti la voglia di tornare a Torino, serve uno sforzo straordinario alla voce “riduzione stipendi”. Oltremanica considerano assodato il fatto che il feeling con il Manchester United sia agli sgoccioli e che Paul pensi a un futuro lontano dai Red Devils. In bianconero? Ai limiti dell’inverosimile, se Paulo Dybala resterà.

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