Dybala, strano finale ma la Joya vuole l’ultimo trofeo

Domani l’argentino della Juve rischia la panchina e affronta l’Inter che potrebbe essere il suo futuro. L’acquisto del fantasista per Zhang è garanzia della volontà di restare competitivi
Dybala, strano finale ma la Joya vuole l’ultimo trofeo© www.imagephotoagency.it

MILANO - Cinque scudetti, quattro Coppe Italia, tre Supercoppe di Lega. Basta fare l’elenco dei trofei che Paulo Dybala ha messo sul caminetto negli anni bianconeri, per capire il perché Beppe Marotta si sia fiondato sull’argentino una volta emersa la volontà da parte della Juventus di non rinnovargli il contratto. Vero è che l’amministratore delegato era stato regista dello sbarco della Joya a Torino da Palermo, ma le due operazioni non sono paragonabili: allora Marotta si mosse per aggiudicarsi il talento in prospettiva più cristallino che il campionato italiano potesse offrire; stavolta punta ad assicurarsi un campione maturo che, anche grazie al curriculum maturato negli anni in bianconero (pure in Champions), possa dare ancora più spessore a un’Inter che vuole consolidare la sua leadership in Italia. Un piano benedetto da Steven Zhang, che domani sera sarà all’Olimpico per la finale di Coppa Italia, anche perché pure l’acquisto di un Dybala svincolato verrebbe sbandierato come un segnale della volontà di mantenere l’Inter competitiva nonostante pure quest’anno il saldo del mercato dovrà essere fortemente in attivo (60 milioni con, a corredo, un abbassamento di altri 20 milioni, pari al 15% del monte stipendi). Un acquisto-paradigma anche per i giocatori (alcuni dei quali, tra cui Perisic, hanno chiesto in sede di trattativa per il rinnovo la garanzia di poter ancora lottare per il vertice), quindi per l’allenatore e infine per i tifosi che hanno dato una straordinaria risposta a livello di affluenza a San Siro dopo che sono state allentate le misure per contrastare la pandemia.

L’Inter sente di avere in mano Dybala perché l’argentino - che non ha fretta di accasarsi (e il fattore tempo è determinante per Marotta) - vuole una squadra dove possa sentirsi nuovamente centro di gravità del progetto possibilmente in Italia, campionato di cui conosce ogni minimo segreto. A fine stagione si entrerà nel vivo dei discorsi legati alle cifre dell’accordo (che dovrebbe essere di 4 anni a 6 milioni più bonus a stagione), anche perché l’Inter deve creare i presupposti per rendere economicamente sostenibile l’affare. Però il fatto che tutti in società siano convinti della bontà dell’operazione, aiuta a pensare che presto le parti possano convolare a nozze.

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