Juve-Dybala, il divorzio che fa soffrire i tifosi

Juve-Dybala, il divorzio che fa soffrire i tifosi

Tra poco non sarà più un fotomontaggio. Dybala vestirà davvero la maglia dell’Inter e per molti juventini sarà un cazzotto alla bocca dello stomaco. Per altri no. Il dibattito fra dybalers e no-Paulo prosegue da almeno un paio d’anni, cioè da quando Dybala non ha più fatto il Dybala e, contemporaneamente si è avvitato sul filo spinato del rinnovo in discutibile compagnia. Chi ha sbagliato? La Juventus o Dybala. Chi è stato più insensibile nei confronti dei figli, che in un divorzio calcistico sono i tifosi? Certo, sapere che solo 23 giorni dopo il pianto disperato dell’ultima allo Stadium, Dybala trova un accordo proprio con l’Inter dà una sfumatura coccodrillesca a quelle lacrime, che avevano commosso il popolo juventino. «Ma Dybala voleva restare alla Juventus, non è lui che ha tradito, è stato tradito da Agnelli e dai dirigenti», obiettano i sostenitori del numero dieci.

Eppure Dybala e il suo agente Antun, in autunno, hanno rifiutato un’offerta della Juventus, molto più ricca di quella che stanno per accettare dall’Inter (e c’è chi dice che con un altro agente, oggi Paulo avrebbe cinque anni di contratto con la Juventus e forse pure la fascia di capitano). Resta il fatto che i tifosi soffrono (e imprecano), perché vedere un idolo andare dagli acerrimi nemici è brutto a prescindere. Tuttavia, è importante considerare che con l’ammainabandiera di Dybala, la Juventus ribadisce il concetto che non c’è niente e nessuno più importante del club e che i meriti acquisti in passato non durano per sempre, soprattutto in un momento di crisi economica come quello attuale. Tanto alla fine decide il campo: se Dybala ripeterà le ultime due stagioni sarà un trionfo per la Juventus, se dovesse tornare quello del 2017 potrebbe diventare un grosso problema per chi ha deciso di scaricarlo.

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