Lapadula dal Fila alla Juve fino al Perù: l'Inca è uomo mercato

E per il Benevento diventa... Lamadula dopo le foto postate su Instagram. Lo vogliono Cagliari e Parma per tornare subito in A, ma lui non ha fretta
Lapadula dal Fila alla Juve fino al Perù: l'Inca è uomo mercato© Mamma e pap Lapadula con Gianluca in Per

TORINO - Ora che il sogno Mondiale è sfumato, col ko ai rigori del suo Perù nello spareggio con l’Australia, magari Gianluca Lapadula tornerà ad essere un po’ più italiano e potremo godercelo di più, visto che a 32 anni, grazie alla recente vetrina internazionale, è probabilmente più forte dei tempi in cui il Milan scommetteva su di lui. L’idolo dei tifosi peruviani meriterebbe di giocare in Serie A, a guardare i numeri dell’ultima stagione in B a Benevento. Nonostante qualche problema fisico (vero e/o presunto) e la rottura a gennaio con la società, Lapadula è stato il capo cannoniere della Strega, 13 gol fra campionato e playoff, giocando soltanto, per i suddetti problemi, 25 partite. Ma che partite, da uomo squadra, non solo da bomber. Però alla rottura di inizio 2022 col club non è seguita una vera pace, quella in atto con patron Vigorito è una tregua, in attesa della cessione.

LA CESSIONE Il Benevento, che a gennaio l’aveva surrogato con Forte, prelevato dal Venezia dove non riuscì ad andare Lapadula, in queste ore ha aperto alla sua cessione, ha ancora un anno di contratto, qualcosa vorrebbe ricavarci. Al momento, si sono mosse squadre di alta B per lui, prima il Cagliari (su richiesta di Liverani), poi il Parma. Ma Lapadula non ha nessuna fretta e aspetta possa arrivare qualcosa da quella A che stavolta potrebbe frequentare con maggior profitto. Nel frattempo Gianluca sta scoprendo le radici inca ereditate dalla madre e sta trasmettendo usi e costumi peruviani a tutta la sua famiglia (il Benevento in risposta a una foto su Instagram l'ha ribattezzato Lamadula...). Questo perché in Perù è una specie di divinità, al culto lapaduliano aderiscono anche le comunità di connazionali in Italia: se gioca nella propria città, ci si organizza per andare a vederlo, la sua presenza porta festa e orgoglio ai peruviani d’Italia. Ne ha fatta di strada Gianluca, nato a Torino, vissuto a due passi dal Filadelfia e grande tifoso della Juventus. E ancora molta può farne.

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