Monza: Cragno e Ranocchia antipasti. Da Pinamonti a Cambiaghi, grandi manovre

Galliani e Berlusconi sognano in grande per la prima storica stagione in A: e  sul mercato quelle alleanze con i club...
Monza: Cragno e Ranocchia antipasti. Da Pinamonti a Cambiaghi, grandi manovre© Getty Images

TORINO - Ranocchia dall’Inter e Cragno dal Cagliari sono solo l’antipasto. Il ricco banchetto di mercato del Monza, imbastito da Galliani, decolla in queste ore, bussando a Inter, Atalanta e ancora Cagliari per ottenere quei giocatori che cambieranno il volto del Monza, rendendolo una squadra che possa puntare alla parte sinistra della classifica, il vero obiettivo stagionale. Con l’Inter, ci sono segnali d’apertura sul centravanti Andrea Pinamonti: il club nerazzurrro fino all’altro ieri non si schiodava dal chiedere 20 milioni per l’attaccante diventato bomber all’Empoli (13 gol e 2 assist in 37 uscite). Ma ora vacilla, tratta, è pronta a scendere di qualche milione perché l’Inter ha un maledetto bisogno del cash di Berlusconi, la scadenza del 30 giugno incombe e il bilancio va presentato con cifre il più possibilmente rassicuranti. Dall’altra parte della scrivania poi, Galliani dispone ancora di una buona scorta di milioni perché la chiusura per Cragno non gli costa nulla nell’immediato, il Monza lo pagherà fra un anno, a salvezza acquisita. L’intesa non è lontana ma attenzione, bisognerà anche convincere Pinamonti, che non ha la fretta dell’Inter e dopo la bella annata empolese si aspetta squadre di rango più elevato (Fiorentina? Lo stesso discorso varrebbe anche per Sensi). Ma la trattativa più calda di queste ore, è quella con l’Atalanta. Il primo nome è quello del trequartista-seconda punta Nicolò Cambiaghi, 22 anni, rivelatosi in B nel prestito al Pordenone (37 gare, 7 gol e 5 assist), grande protagonista nell’Under 21 di Nicolato che si è qualificata all’Europeo di categoria anche grazie alle sue prestazioni. Nell’affare balla anche il difensore Matteo Lovato, 22 anni, di rientro dal prestito al Cagliari, ma il sogno di Galliani è riportare a Monza il jolly Matteo Pessina, 25 anni, monzese doc e cresciuto nel vivaio brianzolo, sarebbe un’operazione suggestiva schierare un ragazzo di casa propria nella prima stagione di Serie A in 110 anni di storia del Monza che in lista figurerebbe come giocatore bandiera. Infine col Cagliari, è praticamente definito l’arrivo del difensore Andrea Carboni, 21 anni, ultimi dettagli da limare ma dovrebbe farsi per 4 milioni più bonus. Nel frattempo, la chiusura per Cragno è stata accolta con entusiasmo dalla tifoseria, va scemando la “rivolta” che c’era stata prima della chiusura dell’affare, con tanti tifosi che chiedevano di tutelare Michele Di Gregorio, il portiere della promozione e uno dei giocatori più amati. Ora la tifoseria brianzola è più disposta ad accettare l’idea del club di avere due portieri potenzialmente titolari, anche se i tradizionalisti avvertono sempre sui rischi che si corrono in questi casi. Ma Di Gregorio come la prenderà? Nei giorni scorsi, ben prima che il Monza chiudesse per Cragno, il suo agente ha parlato chiaro, il suo assistito vuole essere protagonista, cosa che il Monza in questo momento non può garantirgli. Non è quindi da escludere la dolorosa cessione, Di Gregorio poteva debuttare in A già un anno fa e le offerte non mancherebbero.

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