Milan e Cremonese, due storie agli antipodi che raccontano differenti strategie del mercato

Da De Ketelaere a ogni costo in rossonero ai 14 nuovi innesti tra i grigiorossi
Milan e Cremonese, due storie agli antipodi che raccontano differenti strategie del mercato© AC Milan via Getty Images

TORINO - Il mercato degli estremi segue, neppure troppo in fondo, una logica piuttosto adeguata. Il mercato degli estremi lo rappresentano il Milan campione d'Italia e la Cremonese neopromossa con numeri, e in definitiva strategie, talmente diversi da essere lapalissiani nella loro funzione. I rossoneri campioni, infatti, hanno inserito in rosa solo 3 nuovi elementi (Adli, Origi e De Ketelaere) a sostanziare la realtà di un gruppo solido, rodato e con poche necessità di aggiustamenti per cercare di stare lassù al top.

CHE CAMBI I grigiorossi, invece, sono già a quota 14 (ma oggi ne saranno ufficializzati altri due e potrebbero arrivarne presto altri tre) oltre ad aver cambiato l'allenatore. Una vera e propria rivoluzione innescata da due esigenze: la prima, quella di ricostruire una rosa basata quasi totalmente sui prestiti di giovani talenti (con i quali, peraltro, hanno mostrato che si può anche vincere...); la seconda, quella di strutturarla con maggiore peso agonistico e spessore tecnico per affrontare una categoria – la Serie A – che presenta difficoltà e problematiche radicalmente diverse dalla Serie B. Di là, dalla parte milanista, una operazione chirurgica di inserimenti mirati; di qua, dalla parte cremonese, una ricostruzione dalle fondamenta eseguita, comunque, con logica e criterio per dare ad Alvini – esordiente in Serie A - la possibilità di portare avanti un nuovo modulo (il 3-4-1-2 nello specifico) con cui affrontare la nuova avventura. Due storie agli antipodi che spiegano, alla fine, l'unica verità del calcio: le strade per arrivare a costruire una squadra sono tante. E il mercato le comprende tutte.

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