TORINO - Samuel Umtiti è tornato, ma non per il Barcellona. Il difensore centrale è stato girato in prestito gratuito al Lecce per un anno con pagamento dell’intero ingaggio (5 milioni di euro netti) a carico dei blaugrana: chiaro l’intento di cercare una squadra in cui consentire al francese di giocare con continuità per ritrovare forma e condizioni dopo gli anni travagliati in Catalogna. Un percorso talmente accidentato, il suo, che lo ha portato in rotta di collisione con i tifosi al punto che la sua presenza al Camp Nou è ormai impossibile a causa della contestazione “a prescindere” nei suoi confronti. In tempi normali non sarebbe neppure un problema troppo grande per il Barcellona che pagò al Lione, nel 2016, “solo” 25 milioni per Umtiti: cifre abbordabilissime, se non he ora la situazione è economicamente assai complessa e si dovrà cercare una soluzione.
Laporta non ci punta
Già, perché nonostante le ultime due confortanti presenze con il Lecce, a Barcellona non sembrano per nulla intenzionati a riportare a casa il difensore. Almeno così si legge sul sito spagnolo Fichajes.net che h rivelato una conversazione del presidente barcelonista, Joan Laporta, con un componente dell’Assemblea dei soci del club: «Non contiamo su di lui per il futuro, nessuno degli allenatori che abbiamo avuto ha considerato che potesse giocare, né ha dimostrato di poterlo fare quando ne ha avuto l’opportunità, quindi cercheremo di venderlo definitivamente». Difficile he il Lecce possa permettersi di tenere a titolo definitivo il difensore francese, ma chissà che il percorso nel Salento non possa davvero potare a sviluppi clamorosi. Di sicuro non sono andate perdute le lacrime che Umtiti aveva pianto al suo arrivo in Salento di fronte al calore dei tifosi: il calciatore si sta riunendo all’uomo.