Torino, occhi sul Pobega della Serie B. Nuova pista in mediana: Touré del Pisa

Rivelazione del campionato, ex Juve. Lotta, segna e ha… fisico: doti chieste da Juric
Torino, occhi sul Pobega della Serie B. Nuova pista in mediana: Touré del Pisa© L.Canu / Ciamillo

TORINO - Dopo le indiscrezioni delle scorse settimane su Zito Luvumbo, ala destra, trequartista, jolly offensivo del Cagliari, angolano di 20 anni, dal pianeta della Serie B spunta un’altra pista di mercato per il Torino. E in questo caso ci si sposta di reparto, saltando su un altro profilo di qualità e dalle indubbie potenzialità. Dal pacchetto di giocatori con vocazioni tipicamente offensive passiamo alla mediana: occhi puntati su Idrissa Touré, brillante “tuttocampista” del Pisa. Gli scout granata lo hanno seguito ripetutamente in questi primi mesi di campionato con addosso i colori nerazzurri: il 24enne, ovviamente ben noto da parecchio tempo a Vagnati data la progressiva crescita di Touré in questi anni in Italia, è finito nel novero dei mediani da tenere d’occhio non solo per la prossima estate, ma anche già per il mercato di gennaio. L’esplosione del ragazzo in B e il rapporto qualità/ prezzo rappresentano d’altra parte due assist per tanti ds italiani (e non solo italiani).

Il Torino è chiamato a catalogare i possibili obiettivi di mercato innanzi tutto in due fasce, ruolo per ruolo: i giocatori già ampiamente pronti per affrontare da protagonisti il campionato di Serie A, con valori e prezzi medio-alti per le casse granata (profili alla Dennis Praet, tanto per intenderci, di cui si è tornati a discorrere nei giorni scorsi innanzi tutto come rinforzo per la trequarti), e altri calciatori dalle diverse caratteristiche, diciamo minori per età ed esperienza, naturalmente anche molto meno cari. A far da spartiacque, al momento delle decisioni a gennaio, saranno le necessità oggettive del Torino, le indicazioni di Juric, l’ampiezza del budget a disposizione di Vagnati e la concretezza delle varie piste di mercato, relativamente alle possibilità di andare a dama nelle trattative. Per cui sarebbe una sciocchezza mettere tutti sullo stesso piano, oggi come oggi: Praet (ai margini nel Leicester) o il centravanti Nzola dello Spezia (in scadenza di contratto già nel 2023, tanto per fare un altro nome di attualità) e giovani in rampa di lancio per la A come il jolly offensivo del Cagliari e il “tuttocampista” del Pisa. Si vedrà: i destini in bilico di ben 3 centrocampisti pur dal diverso identikit (Lukic, il giovane Adopo e il giovanissimo Ilkhan) obbligano il Torino a monitorare sia obiettivi di prima fascia sia giovani di qualità, emergenti. Giovani già con una certa esperienza. Meglio, poi, se in azione in Italia, per ovvi motivi legati a una ben maggiore facilità di inserimento. E a quest’ultima sfera appartiene Idrissa Touré, 24enne centrocampista centrale tedesco, pur se di origini guineane. In questa stagione è letteralmente esploso nel Pisa: «Con D’Angelo in panchina stiamo giocando sempre meglio, abbiamo una buona posizione in classifica (il Pisa è 11° ndr) e con il tecnico l’atmosfera nello spogliatoio è più che buona. Io stesso ho trovato nuovi stimoli grazie a lui», diceva Idrissa poco tempo fa.

Il ragazzo è una colonna portante della squadra toscana, dall’efficacia determinante sia per la costruzione del gioco (fraseggi e inserimenti anche potenti), sia per la fase di contenimento (grinta, anticipo, tackle e rincorse): 12 presenze di cui 9 da titolare e 2 gol. Touré è un centrocampista dalle buone qualità tecniche, di personalità, in crescita nel rendimento e dotato di gran fisico: è alto un metro e 88, anche questa una delle caratteristiche chieste da Juric per valutare rinforzi in mediana. Non a caso Idrissa si sta appiccicando addosso un gran bel paragone: molti talent scout già lo chiamano “il Pobega della B”, in considerazione della sua maturità e delle qualità atletiche, che si aggiungono a quelle tecniche. Dopo essere cresciuto nello Schalke e poi nel Werder Brema, in Italia era approdato nel 2018 a parametro zero, preso dalla Juventus per la propria Under 23 dopo una lotta di mercato con l’Inter e la Roma: e questo la diceva lunga già all’epoca quanto alle qualità di Idrissa, a 20 anni. In bianconero ha poi disputato due belle stagioni in C, con Zironelli e poi con Pecchia in panchina: 36 presenze stagionali (Coppa Italia compresa) nel primo anno con 2 gol, quindi 34 gettoni e altre 2 reti. Poi il prestito al Vitesse (20 presenze e un gol nel massimo campionato olandese), infine la cessione per un milione e mezzo al Pisa, vittorioso su Verona, Bologna, Parma e altri club che si erano interessati a Idrissa, per il quale la Juventus non poteva programmare un inserimento in prima squadra. Ora l’impetuoso decollo in Toscana, con alcune squadre di A che stanno già annusando il suo profilo: ancora il Bologna, poi il Sassuolo e appunto il Torino, si scopre da fonti vicine ai nerazzurri. Il suo prezzo oscilla realisticamente tra 2,5 e 3 milioni: una cifra abbordabile, che può tradursi in un vero affare in un futuro nemmeno troppo lontano. Il fatto che Vagnati e i suoi collaboratori seguano giovani emergenti così di qualità è una buona notizia, che conferma una strategia degli ultimi 2 anni: il lancio in prima squadra di ragazzi di talento, non troppo costosi, affamati e dalle belle potenzialità. E Touré va catalogato, idealmente, in questo solco.

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