Juventus e Torino ma non solo: tutte le trattative, da Maehle a Morita

Dal 2 gennaio si potranno depositare i nuovi contratti:  i club si sono già mossi

TORINO - Dal 2 gennaio si potranno depositare i nuovi contratti, ma solo gli sprovveduti possono credere che il calciomercato cominci solo allora. Con buona pace dei malpensanti, già in questi giorni fioriscono “idee”, ci sono trattative vengono disegnate strategie per arrivare a gennaio già pronti per un “mercato di riparazione” che, tra l’altro, sarà condizionato dalla contemporaneità feroce delle partite: meglio accelerare i tempi. La Juventus, per esempio, sa che Cuadrado potrebbe andare in difficoltà con gli impegni così ravvicinati e allora cerca un'alternativa: Karsdorp, in rotta ormai definitiva con la Roma, oppure Maehle, dell’Atalanta. Il danese è giovane di prospettiva, come lo è Ivan Fresneda del Valladolid. Riparazione o, se volete, completamento della rosa dopo averne misurato la necessità nella prima parte del campionato.

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Torino su Nzola e Reca ma non solo

Il Torino, per esempio, ha pesato con… punti persi la difficoltà di segnare a fronte di una gran mole di gioco e allora che che va alla ricerca di un attaccante. L’ipotesi di arrivare a Shomurodov (alla Roma ulteriormente chiuso dall’arrivo di Solbakken) negli ultimi giorni ha lasciato spazio alla ipotesi Nzola dello Spezia dove gioca anche Reca, il difensore polacco che i granata hanno individuato come puntello per la difesa dove, peraltro, intriga anche al duttilità di un’altro polacco: Bereszynski della Sampdoria. L’alternativa in attacco è Diego Rossi, ma c’è qualche perplessità per i tempi di ambientamento che potrebbe avere l’uruguaiano del Fenerbahce mentre per il centrocampo si continua a cercare la chiave con cui aprire la porta al ritorno in granata di Praet, rientrato al Leicester.

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Gli attaccanti: Henry, Lammers, Bonazzoli, Djuric, Piccoli

Come da tradizione, sono sempre gli attaccanti a movimentare strategie e intrighi. E, curiosamente, al centro dell’attenzione c’è soprattutto il Verona che vuole rivoluzionare il reparto d’attacco. Così valuta le richieste Cremonese e Lazio per Lasagna, ragiona allo scambio Bonazzoli-Djuric con la Salernitana (sarebbe un ritorno, per lui, ma attenzione allo Spezia), ascolta le offerte per Henry che piace alla Sampdoria. I blucerchiati stanno per definire il passaggio di Caputo all’Empoli (un altro ritorno) e dai toscani, via Atalanta proprietaria del cartellino, potrebbero avere Lammers. Altro incrocio Verona-Atalanta-Empoli con un altro attaccante, Piccoli, che potrebbe lasciare il prestito in Veneto, rientrare a Bergamo e poi finire subito in riva all’Arno.

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Difensori e giapponesi: Morita-Lazio

Il Monza ha bussato all’Atalanta per Djimsiti: si può fare, anche perché i bergamaschi (che valutano Diog del Verona: guarda un po’ le galassie…) non hanno intenzione, è necessità, di cedere subito Scalvini su cui sono in pressing l’Inter e alcuni club di Premier League. Il Monza ha chiesto al Verona informazioni sul Lazovic che, però, è un’alternativa al vero obiettivo: Brekalo del Wolfsburg (ex Toro). La Lazio ha individuato il sostituto di Luis Alberto nel giapponese Morita dello Sporting. Il Bologna segue il difensore Terzic della Fiorentina mentre il club viola cerca una sistemazione al portiere Gollini (attenzione alla Salernitana in ansia per Sepe) mentre Cragno preme per lasciare il Monza. Insomma: davvero pensate che il mercato inizi il 2 gennaio?

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TORINO - Dal 2 gennaio si potranno depositare i nuovi contratti, ma solo gli sprovveduti possono credere che il calciomercato cominci solo allora. Con buona pace dei malpensanti, già in questi giorni fioriscono “idee”, ci sono trattative vengono disegnate strategie per arrivare a gennaio già pronti per un “mercato di riparazione” che, tra l’altro, sarà condizionato dalla contemporaneità feroce delle partite: meglio accelerare i tempi. La Juventus, per esempio, sa che Cuadrado potrebbe andare in difficoltà con gli impegni così ravvicinati e allora cerca un'alternativa: Karsdorp, in rotta ormai definitiva con la Roma, oppure Maehle, dell’Atalanta. Il danese è giovane di prospettiva, come lo è Ivan Fresneda del Valladolid. Riparazione o, se volete, completamento della rosa dopo averne misurato la necessità nella prima parte del campionato.

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