Coutinho, Esnaider, Podolski, Cerci e altri: Juve, Inter e Milan, i flop di gennaio

Quante operazioni deludenti sono state portate a termine durante le trattative di riparazione...
Coutinho, Esnaider, Podolski, Cerci e altri: Juve, Inter e Milan, i flop di gennaio

TORINO - Non solo colpi eccellenti. Ma anche flop da mandare a memoria. Philippe Coutinho detiene il primato di essere, al tempo stesso, il trasferimento invernale finora più caro e, al tempo stesso, più infruttuoso. Top e flop, per i 135 milioni sborsati dal Barcellona al Liverpool. Perché se il brasiliano era stato irresistibile con i Reds, in Catalogna diventa anonimo, tra gol rarefatti e prestazioni indolenti, fino a un deludente prestito al Bayern e il presente all’Aston Villa. Parliamo del 2018 e sembra una vita fa, quando i soldi giravano con eccessiva disinvoltura, come dimostrato successivamente dalle vicende blaugrana.  Attaccanti spesso merce più ricercata a gennaio, per rivelarsi spesso anche quella più scadente.

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I flop della Juventus

La Juventus ha infilato una serie cominciata con la doppietta Juan Esnaider-Thierry Henry nel 1999: il primo segna un gol in sei mesi, il secondo ha molte attenuanti per essersi ritrovato esterno di centrocampo con Carlo Ancelotti. All’Arsenal sarebbe tornato punta, con gli esiti che conosciamo.

Poi Nicholas Anelka, ben tre presenze - e nessun gol - nel 2013, e Daniel Osvaldo l’anno dopo, con 18 partite e tre reti.

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I flop del Milan

Punte del Milan? Ecco l’inconcludente José Mari nel 1999, il fantasma di Marcio Amoroso nel 2006, il sopravvalutato Krzysztof Piatek nel 2019, pagato ben 38 milioni al Genoa e poi schiacciato dalla presenza di Zlatan Ibrahimovic.

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I flop dell'Inter

Identico refrain sull’altro fronte milanese, dove l’Inter ingaggia Gabriel Batistuta nel 2003, per la felicità della Roma, convinta di aver beffato la controparte. Con ragione: l’argentino, fiaccato nel fisico, colleziona appena 12 gare con due reti. Una storia che si ripete nel 2015, con l’ingaggio di Lukas Podolski in prestito dall’Arsenal: 18 partite, una rete e un addio senza rimpianti. Stesso destino per Xherdan Shaqiri, arrivato con il tedesco e incapace di incidere. Subito salutato. 

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Gennaio, il mese delle scommesse

Gennaio è infine il mese delle scommesse tentate. Si cerca il colpo grosso, sconosciuto ai più; si trova invece la fregatura. Alcuni nomi? Gilberto (l’amico di Ronaldo)-Inter e Coloccini-Milan nel 1999, Mattioni-Milan nel 2009. Oppuri si cerca l’elemento da rilanciare, trovando analoga fregatura, come la doppietta Milan (Essien nel 2014 e Cerci nel 2015) o Anderson (ex United)-Fiorentina nel 2014. 

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TORINO - Non solo colpi eccellenti. Ma anche flop da mandare a memoria. Philippe Coutinho detiene il primato di essere, al tempo stesso, il trasferimento invernale finora più caro e, al tempo stesso, più infruttuoso. Top e flop, per i 135 milioni sborsati dal Barcellona al Liverpool. Perché se il brasiliano era stato irresistibile con i Reds, in Catalogna diventa anonimo, tra gol rarefatti e prestazioni indolenti, fino a un deludente prestito al Bayern e il presente all’Aston Villa. Parliamo del 2018 e sembra una vita fa, quando i soldi giravano con eccessiva disinvoltura, come dimostrato successivamente dalle vicende blaugrana.  Attaccanti spesso merce più ricercata a gennaio, per rivelarsi spesso anche quella più scadente.

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