Shomurodov-Torino, sì ma con la Roma è braccio di ferro

Vagnati punta al prestito oneroso (un milione) con allegato il diritto di riscatto, i giallorossi non ci stanno: la situazione

In questo il Torino si trova in ottima compagnia: i soldi da spendere per il mercato di gennaio sono pochi. Una limitazione per gli uomini mercato delle società di A, ma anche una sfida lanciata ai medesimi, in questo gennaio. Ormai mezzo, visto che oggi è già il 13 del mese. Vagnati, che come i precedenti ds granata non è nuovo a far di conto con poco soprattutto nel mercato invernale, si trova esattamente in questa condizione. Da una parte c’è Juric che non vorrebbe la luna, ma comunque giocatori funzionali per i quali qualcosa andrebbe speso, dall’altra c’è il dt del Toro che sa che il tecnico andrebbe convinto oggi per farlo prolungare domani, ma che girando e rigirando il salvadanaio a disposizione vede uscire spiccioli. Quelli che spera di poter tirare fuori per mettere le mani su Eldor Shomurodov della Roma. Il dt granata vorrebbe procedere con un prestito oneroso con diritto di riscatto: un milione per il primo, una dozzina per il secondo. Tanti, troppi per l’attuale valore dell’attaccante. D’altronde, se la formula attraverso la quale l’operazione si chiuderà fosse il prestito con diritto, per il Toro non sarebbe decisiva la cifra del riscatto. I granata, a fine stagione, avrebbero facoltà di restituire l’attaccante alla Roma mettendo a bilancio “solamente” il milione per il prestito oneroso e il milione e mezzo lordo di ingaggio per mezza stagione (da ricordare che i giallorossi, per acquistare l’uzbeko dal Genoa, spesero quasi 18 milioni, nell’agosto del 2021). Di ciò la Roma è ben consapevole, e non rientrando più Shomurodov nei piani di Mourinho vorrebbe liberarsi del cartellino. Per questo i capitolini premono affinché Vagnati si disponga a sottoscrivere un prestito con obbligo di riscatto del giocatore.

Shomurodov tra Roma e Torino

Qui è però Cairo, a mettere un freno. Storcendo il naso di fronte al vincolo di dover rilevare il cartellino di Shomurodov, al termine di questa stagione. Da vedere, a questo punto, chi vincerà il braccio di ferro in corso, tra la Roma e un Torino che se l’operazione sarà chiusa, e il giocatore riscattato in estate, sottoporrà al medesimo il prolungamento per una stagione (il centravanti, sotto contratto con i capitolini fino al 2026, allungherebbe al ‘27). Resta comunque Shomurodov, il rinforzo individuato per dotare la rosa di Juric di un centravanti da mettere in concorrenza con Pellegrie Sanabria (sempre che, come risulta in questo momento, il paraguaiano non sia poi ceduto). All’allenatore croato piacerebbe completare il reparto offensivo con Praet, ma qui il discorso va complicandosi. Semplicemente perché ora come ora Vagnati non sarebbe nelle condizioni di spendere gli 8 milioni necessari all’acquisto del belga (dal Leicester). Lo scenario potrebbe modificarsi a fronte di una cessione illustre, ma Lukic è blindato da JuricDa lui mi aspetto sei mesi alla grande», ha recentemente dichiarato il croato parlando del centrocampista serbo), e Singo dall’infortunio di Lazaro. D’ora in avanti Bayeye potrà avere qualche chance in più, ma il suo progressivo inserimento dovrà comunque procedere gradualmente. La conferma di Bayeye, intanto, frena la corsa a Zortea, esterno dell’Atalanta sondato, ma caro e non più prioritario, dopo la promozione del francese. E sempre in tema di uomini di fascia emerge un retroscena su Azzi. È passato dal Modena al Cagliari nonostante il blitz di Vagnati, il quale avrebbe offerto qualcosa in più rispetto ai rossoblù per averlo. Il club emiliano, per non compromettere i buoni rapporti intessuti con i sardi, ha però deciso di mantenere la parola data cedendolo al club di Giulini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...