Pagina 2 | Juventus, primo obiettivo per giugno: strappare Smalling a parametro zero!

TORINO - Se il mese di gennaio sembra destinato a riservare qualche vibrazione, con un rimescolamento interno delle gerarchie accelerato dalla grandine di gol incassati al Maradona, è in estate che la difesa della Juventus subirà un vero e proprio scossone. Allo stato dell’arte attuale, infatti, il reparto arretrato di domani si annida intorno a due certezze: quella del capitano in pectore Danilo, figura ormai essenziale dentro e fuori dal rettangolo verde, e quella del connazionale Bremer. Che a Napoli avrà anche vissuto una serata da incubo – e sì, l’ha decisamente vissuta –, ma che all’interno degli equilibri bianconeri resta un importante investimento nonché una preziosa risorsa tecnica. E in stagione, con l’eccezione dell’ultima recita, il suo valore ha già iniziato a sfoggiarlo. Alle spalle dei due brasiliani, invece, gli scenari sono in evoluzione. Il capitano designato Bonucci, al saldo di un rapporto mai tornato idilliaco con Allegri, ha imboccato la strada verso i 36 anni e anche il suo fisico se n’è reso conto. L’altro sudamericano Alex Sandro è a pochi mesi dalla scadenza di contratto, e l’intenzione alla Continassa pare quella di dribblare il prolungamento automatico per un’ulteriore anno che scatterebbe al raggiungimento delle 40 presenze stagionali. Mentre, al fondo di quelle che sono state le preferenze del tecnico bianconero fino a questo momento, figurano Gatti e Rugani. L’uno alle prese con il necessario apprendistato che tocca a chi, fino a cinque anni fa, militava tra i dilettanti e al mattino si alzava all’alba per fare il muratore. E l’altro a un minutaggio mai così misero, con la presenza contro l’Udinese che è stata appena la terza stagionale in campionato.

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La Juve e le prossime mosse sul mercato

L’affresco difensivo attuale, insomma, restituisce alla Juventus l’esigenza di ponderare con molta attenzione le prossime mosse sul mercato. Che dovranno esserci, innanzitutto. E che non è detto si limitino a una sola operazione, lì al centro. Al fine di irrobustire un reparto per cui, in vista del domani, all’interno dell’area sportiva bianconera si continua a monitorare (oltre a quella di Riccio, colonna della Next Gen) la crescita del giovane De Winter, oggi in prestito all’Empoli, dove ha già collezionato otto presenze di cui sei da titolare in Serie A. Ma visto che l’esigenza è anche e soprattutto quella di alzare l’asticella nell’immediato, all’indomani dell’addio di Chiellini e con un Bonucci in fase calante, risulta sempre più sostenuto il pressing bianconero nei confronti di Chris Smalling. Un profilo di qualità, affidabilità ed esperienza. E anche, se non soprattutto, un profilo disponibile a parametro zero, dal momento che il contratto dell’inglese con la Roma scadrà il prossimo 30 giugno. Le trattative con il club capitolino sono in corso, al punto che giovedì a Trigoria si è tenuto un incontro tra Tiago Pinto e l’agente James Featherstone, ma la quadratura del cerchio è ancora lontana: il giocatore vorrebbe almeno un biennale e almeno ai circa 3,5 milioni annui attuali, i giallorossi preferirebbero ridurre l’ingaggio e delegare tutt’al più a dei bonus un compenso più rotondo. Il discorso non è compromesso, anche perché Smalling è una delle garanzie richieste da Mourinho per restare a Roma, ma nella crepa si era già inserita l’Inter e ora è sempre più forte anche la Juventus. Che pensa all’oggi e, appunto, al domani. Per questo tra i nomi in cima alla lista dei desideri si conferma quello di Jakub Kiwior, il 22enne dello Spezia che ha appena disputato da protagonista il Mondiale con la Polonia. Giovane, talentuoso e mancino, risolverebbe più d’un rebus nella linea difensiva bianconera: il club ligure spara richieste sui 20 milioni, forte anche del folto interesse per il giocatore, ma i primi fili sono stati intessuti.

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La Juve e le prossime mosse sul mercato

L’affresco difensivo attuale, insomma, restituisce alla Juventus l’esigenza di ponderare con molta attenzione le prossime mosse sul mercato. Che dovranno esserci, innanzitutto. E che non è detto si limitino a una sola operazione, lì al centro. Al fine di irrobustire un reparto per cui, in vista del domani, all’interno dell’area sportiva bianconera si continua a monitorare (oltre a quella di Riccio, colonna della Next Gen) la crescita del giovane De Winter, oggi in prestito all’Empoli, dove ha già collezionato otto presenze di cui sei da titolare in Serie A. Ma visto che l’esigenza è anche e soprattutto quella di alzare l’asticella nell’immediato, all’indomani dell’addio di Chiellini e con un Bonucci in fase calante, risulta sempre più sostenuto il pressing bianconero nei confronti di Chris Smalling. Un profilo di qualità, affidabilità ed esperienza. E anche, se non soprattutto, un profilo disponibile a parametro zero, dal momento che il contratto dell’inglese con la Roma scadrà il prossimo 30 giugno. Le trattative con il club capitolino sono in corso, al punto che giovedì a Trigoria si è tenuto un incontro tra Tiago Pinto e l’agente James Featherstone, ma la quadratura del cerchio è ancora lontana: il giocatore vorrebbe almeno un biennale e almeno ai circa 3,5 milioni annui attuali, i giallorossi preferirebbero ridurre l’ingaggio e delegare tutt’al più a dei bonus un compenso più rotondo. Il discorso non è compromesso, anche perché Smalling è una delle garanzie richieste da Mourinho per restare a Roma, ma nella crepa si era già inserita l’Inter e ora è sempre più forte anche la Juventus. Che pensa all’oggi e, appunto, al domani. Per questo tra i nomi in cima alla lista dei desideri si conferma quello di Jakub Kiwior, il 22enne dello Spezia che ha appena disputato da protagonista il Mondiale con la Polonia. Giovane, talentuoso e mancino, risolverebbe più d’un rebus nella linea difensiva bianconera: il club ligure spara richieste sui 20 milioni, forte anche del folto interesse per il giocatore, ma i primi fili sono stati intessuti.

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