Futuro McKennie: il ragionamento della Juventus
McKennie e il Leeds sono vicini, ma non abbastanza. E la Juventus pensa anche alle condizioni non ottimali di Juan Cuadrado, l’insostituibile sulla fascia destra, assenza tamponata da Allegri proprio con l’americano. Dunque il ragionamento del club bianconero è semplice: a fronte di una proposta di acquisto, da parte del Leeds o di altre società, a titolo definitivo per una cifra non lontana dai 35 milioni chiesti, allora la partenza di McKennie diventerebbe effettiva. Ma in caso contrario, di fronte a offerte per un prestito magari solo con diritto di riscatto, i bianconeri preferirebbero evitare di privarsi di un calciatore comunque importante, per di più lasciando scoperto un settore cruciale.
Questo significa che il Leeds ha ancora qualche giorno per formulare una proposta diversa: finora ha ragionato su un prestito oneroso, formula che appunto non scalda la Juventus, per ragioni economiche e pure tecniche, pensando agli acciacchi di Cuadrado. Non si esclude un rilancio, dunque, però è necessario un cambio di prospettiva degli inglesi sulla formula da utilizzare: quantomeno, nelle idee bianconere, servirebbe inserire un obbligo di riscatto raggiungibile con una certa facilità, quindi quanto più sicuro possibile.
Altrimenti il gioco non varrebbe la candela, questo è il succo. Tutto può cambiare nelle prossime ore, come da tradizione del mercato: non è da escludere una nuova accelerazione dall’Inghilterra che possa smuovere la Juventus, anche perché McKennie è in vendita. Ma deve arrivare una svolta entro martedì.