Pagina 2 | Retegui, il retroscena del... ministro: “Cinque offerte in una settimana!”

Era fin troppo facile preventivarlo. Del resto quando hai 23 anni, sei capocannoniere in carica nel campionato del paese che ha vinto l’ultima Coppa del Mondo e, come se non bastasse, hai appena sfoggiato un debutto con i fiocchi, una prima con grido del gol incorporato con la tua nuova nazionale, è più che scontato, oltremodo ovvio insomma, che tu finisca sotto i riflettori, che il tuo nome venga appuntato sui taccuini degli operatori di mercato dei principali top club europei. Nulla di cui stupirsi, dunque, se Mateo Retegui, El Chapita de San Fernando, El Tábano del Tigre, il nuovo centravanti dell’Azzurra, sia sotto i riflettori del calcio europeo. La conferma è arrivata, qualche ora fa, per bocca di Sergio Massa, ministro dell’Economia della Republica Argentina: il politico e avvocato di origini italiane s’è sbilanciato sul futuro dell’attaccante in prestito al Tigre dal Boca Juniors. Massa ha assicurato che, immediatamente dopo che la notizia della convocazione di Retegui nella Nazionale italiana, notizia anticipata da Tuttosport in esclusiva europea, sono arrivate diverse offerte dall’Europa. Il Tigre ha l’opzione per acquisire il 50% del cartellino del centravanti di Mancini se sborsa 2.4 milioni di dollari entro il 30 giugno: tutto indica che avrebbero già chiuso l’accordo con il club Xeneize per acquisire la metà del cartellino e per vendere poi il giocatore di comune accordo con la società di San Fernando, dove Retegui sta giocando da ormai due stagioni.  

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Chi vuole Retegui?

Il membro del gabinetto nazionale, che mantiene uno stretto legame con il Tigre ha spiegato: «Quando Juan Román Riquelme è diventato vicepresidente del Boca Juniors ci ha spiegato che aveva l’idea di prestare i giovani che non trovavano spazio nel club Xeneize non solo al mio Tigre, ma pure al Defensa y Justicia. Per questo ha messo in piedi una rete di prestiti di giocatori su cui però il Boca Juniors ha mantenuto il diritto di recompra. Retegui è uno di questi giocatori. Mateo è stato il capocannoniere del campionato scorso ed è stato convocato dalla Nazionale italiana. Nelle ultime tre settimane sono arrivate cinque diverse offerte che danno la possibilità al Boca Juniors e al Tigre di vendere il bomber. Quattro di queste proposte di acquisto arrivano da società europee». Boom, la bomba è sganciata. I quattro club europei sono tre italiani, Milan, Inter e Atalanta e uno spagnolo, l’Atlético Madrid. Ma non è finita qui: nel tardo pomeriggio di ieri ha parlato in via ufficiosa anche Ezequiel Melaraña, presidente del Tigre, dopo che nei giorni scorsi erano circolate voci secondo cui Javier Zanetti, vicepresidente del club nerazzurro, avrebbe smentito l’interesse del club rossoazzurro di San Fernando. Una bomba de humo, una fake news: i nerazzurri sono in corsa, eccome, con Dario Baccin, braccio destro del ds Piero Ausilio, che ha già intavolato i primi discorsi con il Tigre. Ma c’è di più: nei mesi scorsi proprio Ausilio e Baccin avrebbero avuto un incontro a Buenos Aires con Carlos, il papà di Mateo. Insomma: il conto alla rovescia per vedere Retegui nel nostro calcio è già cominciato. E non da oggi.

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Chi vuole Retegui?

Il membro del gabinetto nazionale, che mantiene uno stretto legame con il Tigre ha spiegato: «Quando Juan Román Riquelme è diventato vicepresidente del Boca Juniors ci ha spiegato che aveva l’idea di prestare i giovani che non trovavano spazio nel club Xeneize non solo al mio Tigre, ma pure al Defensa y Justicia. Per questo ha messo in piedi una rete di prestiti di giocatori su cui però il Boca Juniors ha mantenuto il diritto di recompra. Retegui è uno di questi giocatori. Mateo è stato il capocannoniere del campionato scorso ed è stato convocato dalla Nazionale italiana. Nelle ultime tre settimane sono arrivate cinque diverse offerte che danno la possibilità al Boca Juniors e al Tigre di vendere il bomber. Quattro di queste proposte di acquisto arrivano da società europee». Boom, la bomba è sganciata. I quattro club europei sono tre italiani, Milan, Inter e Atalanta e uno spagnolo, l’Atlético Madrid. Ma non è finita qui: nel tardo pomeriggio di ieri ha parlato in via ufficiosa anche Ezequiel Melaraña, presidente del Tigre, dopo che nei giorni scorsi erano circolate voci secondo cui Javier Zanetti, vicepresidente del club nerazzurro, avrebbe smentito l’interesse del club rossoazzurro di San Fernando. Una bomba de humo, una fake news: i nerazzurri sono in corsa, eccome, con Dario Baccin, braccio destro del ds Piero Ausilio, che ha già intavolato i primi discorsi con il Tigre. Ma c’è di più: nei mesi scorsi proprio Ausilio e Baccin avrebbero avuto un incontro a Buenos Aires con Carlos, il papà di Mateo. Insomma: il conto alla rovescia per vedere Retegui nel nostro calcio è già cominciato. E non da oggi.

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