Pagina 2 | Juventus, fasce non protette: Kostic è il futuro, Cuadrado ai saluti

Rivoluzione a destra e a sinistra. È quella che vivrà la Juventus nella prossima estate, o meglio, quella che ha già iniziato a vivere in questa stagione sportiva: la rivoluzione in questione riguarda infatti il fatto che Cuadrado e Alex Sandro, padroni da anni delle corsie bianconere a prescindere da allenatori e moduli, nella prossima stagione non occuperanno più quelle zone. Il brasiliano l’ha già anzi abbandonata in questa stagione, arretrando a terzo centrale di sinistra, tanto che non parliamo di lui in queste pagine, dedicate ad analizzare la situazione delle fasce bianconere.

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Kostic

È lui che ha preso il posto di Alex Sandro sulla fascia sinistra ed è lui che lo occuperà nella prossima stagione. Primo per presenze assieme a Danilo (38 su 39 partite disputate dalla Juve), terzo per minuti (2789) dopo il brasiliano (3312) e Rabiot (2838), il serbo garantisce rendimento e dinamismo costanti, cross e assist (12) in quantità e anche qualche gol, l’ultimo pesantissimo a San Siro contro l’Inter. A fronte di uno stipendio da 3,5 milioni lordi grazie al decreto crescita, tutto questo fa di lui un giocatore incedibile. A meno di offerte fuori mercato, s’intende.

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Cuadrado

Offerte che, per quanto riguarda Cuadrado, arriveranno invece solo al giocatore, in scadenza a giugno. A oggi non ci sono prospettive di rinnovo, anche per l’ingaggio pesante del colombiano. La Juve aveva proposto di ridurlo un anno fa, quando era scattato il prolungamento automatico di un anno in base alle presenze, spalmandolo su due anni, ma non era stato raggiunto un accordo. Molto improbabile che, malgrado la stima di Allegri, se ne parli quest’anno.

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De Sciglio

La stima del tecnico è invece uno dei fattori, ma non l’unico, che rendono pressoché certa la permanenza di De Sciglio. Si aggiungono quella della società, un contratto fino al 2025 rinnovato la scorsa estate dimezzandosi lo stipendio da 3 milioni a 1,5, la capacità di giocare su entrambe le fasce e anche da terzo centrale.

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Iling Junior

La rivelazione del Da Luz, quando riaprì Benfica-Juve con i suoi dribbling e i suoi cross, dovrebbe essere uno dei giovani sui quali sarà costruita la Juve dei prossimi anni. Due le incognite. Per quanto riguarda la prossima stagione, con un giocatore della continuità di Kostic davanti potrebbe rischiare di non avere lo spazio che merita e la Juve potrebbe valutarne il prestito in Serie A per permettergli di esplodere definitivamente. Ma questa è una prospettiva decisamente minoritaria rispetto alla sua permanenza. In assoluto, essendo da sempre una promessa del calcio inglese, ha gli occhi della Premier League addosso da quando nel 2020 lasciò il Chelsea per la Juve e potrebbero arrivare offerte importanti. Ha da poco rinnovato il contratto fino al 2025, ma per far fronte a eventuali sirene inglesi servirebbe un prolungamento.

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Soulé

Il futuro dell’altro gioiello mancino emerso in questa stagione riguarda in realtà relativamente la situazione delle fasce, soprattutto se Allegri dovesse proseguire sulla strada del 3-5-2. Soulé ha giocato titolare da “quinto” a destra a Cremona, ma non sembra poter essere il ruolo della sua consacrazione. Discorso diverso in caso di 4-3-3, in cui sarebbe un perfetto attaccante di destra. Proprio la duttilità è un fattore che gioca a favore della sua permanenza nella prossima stagione, che dipenderà però anche dalle prospettive di utilizzo, dunque dalla composizione della rosa. Con troppa concorrenza la Juve potrebbe valutare anche per lui un prestito in un club di Serie A di buon livello.

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Kostic

È lui che ha preso il posto di Alex Sandro sulla fascia sinistra ed è lui che lo occuperà nella prossima stagione. Primo per presenze assieme a Danilo (38 su 39 partite disputate dalla Juve), terzo per minuti (2789) dopo il brasiliano (3312) e Rabiot (2838), il serbo garantisce rendimento e dinamismo costanti, cross e assist (12) in quantità e anche qualche gol, l’ultimo pesantissimo a San Siro contro l’Inter. A fronte di uno stipendio da 3,5 milioni lordi grazie al decreto crescita, tutto questo fa di lui un giocatore incedibile. A meno di offerte fuori mercato, s’intende.

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