Juve, ora si può rifondare: Allegri-Giuntoli, le strade. E su Rabiot...

Atteso l’incontro col tecnico per decidere la strategia. Non solo Tudor in caso di separazione: voci su Italiano. Il francese sempre più lontano: conferme sulla volontà di cambiare aria

TORINO - La giustizia sportiva italiana ha fatto il suo corso e ha stabilito che in Europa la Juventus ci potrà andare: di sicuro è già certa di una poltrona in Conference League, perché il settimo posto è blindato, ma una eventuale vittoria a Udine, unita all’incastro con altri risultati, potrebbe proiettarla in Europa League. Ma poi la palla passerà alla Uefa: sarà Ceferin ad avere l’ultima parola e il verdetto arriverà a stretto giro di posta, prima di stilare l’elenco delle squadre che parteciperanno alle Coppe nella prossima stagione. Disputare o meno una competizione europea sposta gli equilibri, ma solo se si tratta di Champions League: per ricavi e ritorno economico non prenderne parte è un danno economico che incide sulla programmazione, oltre che sulla scelta dei giocatori da tenere e da prendere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Juve e le strategie per il futuro: i dettagli

Ingoiato il boccone amaro, la Juventus può però rimboccarsi le maniche e cominciare a programmare gli aspetti calcistici, tutt’altro che secondari dopo due stagioni a zero titoli e zero soddisfazioni per i tifosi. L’urgenza, per quanto riguarda l’area tecnica, è il nuovo direttore sportivo. Non è un mistero che la Juventus per la successione abbia scelto da tempo Cristiano Giuntoli, l’architetto dello scudetto a Napoli. Ma Giuntoli è legato alla società di De Laurentiis da un altro anno di contratto: il presidente azzurro si sta occupando della questione allenatore, con l’addio di Spalletti, e la priorità fa slittare tutte le altre situazioni in sospeso, compresa quella del ds. La posizione di Giuntoli è chiara, quella della Juventus pure, su quella del Napoli invece c’è qualche dubbio anche se la sensazione è che il tutto si possa sbloccare a campionato finito e una volta definita la questione allenatore per i campioni d’Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, se non arriverà Giuntoli c'è l'ipotesi interna con Manna

Certo, con De Laurentiis che ha l’ultima parola non si può mai dire come andrà a finire, però all’orizzonte non appaiono piani alternativi concreti. L’unica via, se dovesse saltare Giuntoli, è affidare a Giovanni Manna la direzione sportiva, promuovendolo dalla Next Gen: il dirigente bianconero, dopo il patteggiamento di ieri, non subirà inibizioni e sarà dunque operativo, con Federico Cherubini che rimarrebbe nel club con un altro ruolo. Manna tuttavia è cercato anche da altre squadre, in particolare dal Pisa che vorrebbe affidargli le chiavi del progetto.

La Juve e il futuro di Allegri: le novità

Di pari passo con quella del ds, in casa Juventus andrà affrontata la questione allenatore. Anche in questo caso non esistono enigmi: il tecnico è Massimiliano Allegri, legato ai bianconeri da altri due anni di contratto. Però le parti si dovranno confrontare per definire il futuro e l’incontro si terrà a breve, nei prossimi giorni, probabilmente appena terminato il campionato: lo stipendio di Allegri è di sicuro una garanzia forte e le quotazioni di una sua permanenza sono stabili, nonostante le varie correnti all’interno dello stesso club. Allegri però, dopo due anni senza gioie e senza riuscire a esprimere un gioco convincente, non gode di grande popolarità all’interno della tifoseria e pure la squadra sembra meno compatta con il tecnico rispetto al passato; Max inoltre rappresenta l’ultimo baluardo della Juventus allestita da Agnelli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Juve e i possibili sostituti di Allegri. E su Rabiot...

Insomma, gli argomenti di discussione saranno tanti e anche l’ultima uscita, domenica con l’Udinese, aiuterà a capire quanto Allegri abbia in mano le redini della Juventus. All’elenco dei nomi dei possibili sostituti, oltre al favorito Tudor, si aggiunge anche quello di Vincenzo Italiano, già accostato al Napoli e non solo. Una novità in panchina per la Juventus riguarda la Primavera femminile: Matteo Scarpa prende il posto di Silvia Piccini. Chi quasi sicuramente non resterà è Adrien Rabiot: ieri girava voce, non confermata, di una comunicazione da parte della mamma-agente dell’intenzione di non rinnovare. In ogni caso senza Champions e con la necessità di ridurre il monte ingaggi, le speranze di tenere il francese sono poche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - La giustizia sportiva italiana ha fatto il suo corso e ha stabilito che in Europa la Juventus ci potrà andare: di sicuro è già certa di una poltrona in Conference League, perché il settimo posto è blindato, ma una eventuale vittoria a Udine, unita all’incastro con altri risultati, potrebbe proiettarla in Europa League. Ma poi la palla passerà alla Uefa: sarà Ceferin ad avere l’ultima parola e il verdetto arriverà a stretto giro di posta, prima di stilare l’elenco delle squadre che parteciperanno alle Coppe nella prossima stagione. Disputare o meno una competizione europea sposta gli equilibri, ma solo se si tratta di Champions League: per ricavi e ritorno economico non prenderne parte è un danno economico che incide sulla programmazione, oltre che sulla scelta dei giocatori da tenere e da prendere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...