Tema del penultimo sabato d’agosto: chi vorreste essere? Il neosaudita Neymar o Szczesny e Zielinski? Primo svolgimento, compulsando la pagina Facebook di ‘Che fatica la vita da bomber’. Conta 965.692 follower e 947.367 like. La ragione sociale lascia subito intendere lo spirito con il quale vengono affrontate le questioni di calcio, una materia troppo seria per essere presa sempre sul serio.
Così, un po’ per celia un po’ per non morir, gli autori si sono divertiti a mettere in fila le “richieste folli di Neymar” all’Al Hilal che, per la modica somma di 80 milioni di euro netti all’anno, ha ingaggiato il “ragazzo che non sarebbe stato mai capace di allacciare le scarpe a Pelé” (sapido copyright di un inguaribile orfano del Re). Richieste accessorie di Neymar all’Al-Hilal: 8 auto di lusso nel parco macchine di Riyad (fra queste: Bentley Continental GP, Aston Martin Dbx, Lamborghini Huracan), con autista h24 e servizio h24 assicurato da 5 dipendenti nella megavilla con tre saune; 3 chef per aiutare lo chef personale, 2 addetti alle pulizie; frigorifero pieno di succo di Açaì della sua marca preferita e di bevande al guaranà per la famiglia e gli amici; ogni costo di soggiorno in hotel, ristoranti e luoghi turistici a carico dell’Al-Hilal; piscina larga 10 metri e profonda 40 metri; last but non least, un aereo privato. Le cronache arabe ci diranno se tutti i desideri di Neymar saranno stati (e)sauditi dai nuovi datori di lavoro Paperoni che già si beano per le 10 mila magliette del brasiliano vendute in sette ore. In un mondo normale, per ripagare il faronico investimento sostenuto non basterebbero milioni di casacche by Neymar, ma dov’è il problema?