"Lukaku e Pogba, l’Arabia vi aspetta. Il mio telefonino è sempre acceso”

Gad Cohen, intermediario che ha portato Brozovic alla corte di Cristiano Ronaldo, ci spiega il mercato saudita, chiuso con una spesa di due miliardi: "Lo juventino è un profilo ideale, ma dovrà dimostrare di essere un top"

L’affare che ti svolta la vita. E passi da professionista stimato nel settore, ad uno tra gli agenti più ricercati a livello internazionale. Gad Cohen, fondatore dall’Agj Sport Management, ha vissuto un’estate estremamente intensa e positiva a livello professionale, ricca e appagante dal punto di vista finanziario.

Il procuratore infatti è stato l’intermediario a cui l’Epic Team, la squadra che cura gli interessi di Marcelo Brozovic, e l’Al-Nassr, il club di Cristiano Ronaldo dove effettivamente ora gioca il croato, si sono affidati per concludere un’operazione assolutamente impensabile solo pochi mesi fa. «Il calciatore era seguito da tempo dalla società di Riad. Lo ritenevano perfetto per elevare la qualità della rosa a disposizione. Così, grazie agli ottimi rapporti che coltivo col club, li abbiamo aiutati a chiudere la questione», le parole in esclusiva dell’agente, che poi prosegue: «Inizialmente Brozovic non era propenso ad accettare la proposta ricevuta. Poi però, discussione su discussione, la sua idea è cambiata, con Marcelo che ha accettato con entusiasmo il nuovo progetto. A volte ci sono delle offerte semplicemente impossibili da rifiutare». Forse proprio perché l’Inter, come fatto capire successivamente dai propri dirigenti, aveva deciso che il tempo di Epic Brozo a Milano fosse giunto al termine: «Con i nerazzurri ci sono stati sempre dialoghi corretti e buoni dibattiti. Quando li abbiamo informati che Brozovic avrebbe voluto andare all’Al-Nassr, hanno favorito la chiusura dell’accordo». Per la soddisfazione di tutte le parti in causa: «Quando chiudi un affare con uno dei migliori calciatori del mondo, l’orgoglio si alza ai massimi livelli».

Il rifiuto di Lukaku

Un colpaccio per Cohen, che però avrebbe potuto pure chiudere un’altra operazione assolutamente clamorosa, quella di Lukaku in Arabia Saudita. Nonostante infatti il belga abbia rifiutato la corte e i petrodollari provenienti dal Medio Oriente, Big Rom aveva comunque ascoltato la proposta e l’idea di progetto su di lui. E chi lo sa che in futuro non torni sui suoi passi: «A volte ci sono delle situazioni che non capisci sino in fondo - spiega Cohen -. Credo che Romelu sia felice alla Roma adesso, ma mai dire mai. Nessuno conosce il futuro. E qualora dovessi ricevere una sua telefonata, vedremo come agire». D’altronde ormai il procuratore non ha dubbi: «La verità è che il campionato dell’Arabia Saudita è già oggi uno tra i migliori al mondo. E lo sarà sempre di più, anche se questo pare dare molto fastidio. Entro la prossima stagione il livello sarà uguale a quello dell’Europa. Se poi andiamo a vedere dove giocano i vincitori del Pallone d’Oro, si certifica come l’Arabia Saudita sia già all’altezza dei grandi confronti».

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Arabia Saudita, Cristiano Ronaldo l'apripista

Il benessere economico resta determinante, ma con Cristiano Ronaldo che per primo ha accettato la missione araba, e i tanti campioni che successivamente hanno preso la stessa decisione del portoghese, la percezione condivisa è che la quota dei top player si possa davvero continuare ad alzare: «In Europa hanno paura che gli affari non vengano saldati? Sbagliano. I club sono tenuti per legge a farlo». Calcolatrice alla mano, i club sauditi hanno investito 2 miliardi di euro nell’ultima sessione: 940 milioni in cartellini, 1200 negli ingaggi dei giocatori. E allora pensare a ulteriori grandi arrivi, non è assolutamente un sogno, ma una possibilità più che concreta: «Mancini è da poco stato nominato ct della Nazionale, farà bene. E verrà seguito da altri. Chi sarà il calciatore italiano a venire qui? Ho la mia idea, ma preferisco non esprimerla e tenermela per me al momento (ride, ndr)».

L'idea Pogba

Effettivamente ormai nulla sembra impossibile. Tanto che anche uno come Paul Pogba dovrà guadagnarsi l’occasione di ricevere eventualmente una proposta: «Il profilo del francese sicuramente è interessante. Quindi perché no, potrebbe essere lui una delle future stelle del campionato. Però dovrà dimostrare nuovamente in questa stagione alla Juventus le sue qualità, facendo vedere al mondo di essere un top player». L’Arabia Saudita non è ancora sazia di fuoriclasse: «Il mio telefono è sempre acceso. Qualsiasi campione che voglia trasferirsi e sposare il progetto è il benvenuto. Vedremo di accontentare, ancora una volta, fenomeni del calcio mondiale. Basta chiamarmi»

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L’affare che ti svolta la vita. E passi da professionista stimato nel settore, ad uno tra gli agenti più ricercati a livello internazionale. Gad Cohen, fondatore dall’Agj Sport Management, ha vissuto un’estate estremamente intensa e positiva a livello professionale, ricca e appagante dal punto di vista finanziario.

Il procuratore infatti è stato l’intermediario a cui l’Epic Team, la squadra che cura gli interessi di Marcelo Brozovic, e l’Al-Nassr, il club di Cristiano Ronaldo dove effettivamente ora gioca il croato, si sono affidati per concludere un’operazione assolutamente impensabile solo pochi mesi fa. «Il calciatore era seguito da tempo dalla società di Riad. Lo ritenevano perfetto per elevare la qualità della rosa a disposizione. Così, grazie agli ottimi rapporti che coltivo col club, li abbiamo aiutati a chiudere la questione», le parole in esclusiva dell’agente, che poi prosegue: «Inizialmente Brozovic non era propenso ad accettare la proposta ricevuta. Poi però, discussione su discussione, la sua idea è cambiata, con Marcelo che ha accettato con entusiasmo il nuovo progetto. A volte ci sono delle offerte semplicemente impossibili da rifiutare». Forse proprio perché l’Inter, come fatto capire successivamente dai propri dirigenti, aveva deciso che il tempo di Epic Brozo a Milano fosse giunto al termine: «Con i nerazzurri ci sono stati sempre dialoghi corretti e buoni dibattiti. Quando li abbiamo informati che Brozovic avrebbe voluto andare all’Al-Nassr, hanno favorito la chiusura dell’accordo». Per la soddisfazione di tutte le parti in causa: «Quando chiudi un affare con uno dei migliori calciatori del mondo, l’orgoglio si alza ai massimi livelli».

Il rifiuto di Lukaku

Un colpaccio per Cohen, che però avrebbe potuto pure chiudere un’altra operazione assolutamente clamorosa, quella di Lukaku in Arabia Saudita. Nonostante infatti il belga abbia rifiutato la corte e i petrodollari provenienti dal Medio Oriente, Big Rom aveva comunque ascoltato la proposta e l’idea di progetto su di lui. E chi lo sa che in futuro non torni sui suoi passi: «A volte ci sono delle situazioni che non capisci sino in fondo - spiega Cohen -. Credo che Romelu sia felice alla Roma adesso, ma mai dire mai. Nessuno conosce il futuro. E qualora dovessi ricevere una sua telefonata, vedremo come agire». D’altronde ormai il procuratore non ha dubbi: «La verità è che il campionato dell’Arabia Saudita è già oggi uno tra i migliori al mondo. E lo sarà sempre di più, anche se questo pare dare molto fastidio. Entro la prossima stagione il livello sarà uguale a quello dell’Europa. Se poi andiamo a vedere dove giocano i vincitori del Pallone d’Oro, si certifica come l’Arabia Saudita sia già all’altezza dei grandi confronti».

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