Verratti in Qatar, addio al Psg per 100 milioni: un guaio per l'Italia

Il regista finisce in un torneo poco allenante: un altro problema per la Nazionale di Spalletti

Da oggi chiamatelo pure Marco lo Sceicco. Verratti nelle prossime ore sbarcherà ufficialmente in Qatar per firmare con l’Al Arabi, che lo preleva dal Paris Saint-Germain per 50 milioni. Un colpo clamoroso se si pensa che fino a pochi mesi fa il centrocampista abruzzese di Manoppello era uno dei pupillo del presidente Nasser Al-Khelaifi.

Nel calcio però - si sa - tutto cambia rapidamente e nel giro di una sola estate il regista è passato dallo status di intoccabile a quello di esubero di lusso. Incredibile ma vero. Tutta colpa dell’approdo sulla panchina transalpina di Luis Enrique, che ha deciso di tagliare l’italiano mettendolo sul mercato.

Verratti all’Al Arabi, i dettagli

Qualche big europea aveva sondato il terreno a luglio (Atletico Madrid e Manchester United), senza però formulare offerte ufficiali. Quelle che sono, invece, arrivate copiose dai paesi arabi. I sauditi dell’Al Hilal e dell’Al Ahli erano entrambe pronte a ricoprire di petrodollari il classe 1992, pur di accaparrarselo. Nulla da fare, dopo settimane di contrattazioni. Il Paris (di proprietà qatariota) ha preferito non cedere una sua stella ai rivali dell’Arabia Saudita e l’ha indirizzato verso Doha. Con tanto di sconto, visto che la richiesta iniziale di 80 milioni per il cartellino è scesa di 30 milioni nei confronti dell’Al Arabi, che fa parte delle galassia della famiglia Al Thani. Non un caso, ma una strategia ben precisa. D’altronde già in passato Rafinha e Diallo avevano compiuto la tratta Parigi-Qatar all’interno delle due società. Trasferimenti che avevano permesso ai francesi di far cassa con elementi che non rientravano più nei piani, realizzando sostanziose plusvalenze per sistemare il bilancio. Tutti contenti, verrebbe da dire. I club, ma non solo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Quanto guadagnerà Verratti

Piena soddisfazione anche dello stesso Verratti, che guadagnerà nei prossimi tre anni la bellezza di 100 milioni di euro (30 netti a stagione, più altri 10 di bonus tra premi e incentivo alla firma). Più del doppio di quanto percepiva sotto la Torre Eiffel (14 milioni annui, bonus inclusi). Una cifra mostruosa che lo renderà il calciatore italiano più pagato della storia. Mai nessuno come lui. Un record preoccupante, però, in chiave azzurra. Lo sbarco nel campionato qatariota (poco allenante…) rischia, infatti, di ridimensionare il campione d’Europa, che all’età di 31 anni potrebbe restare ancora fuori dai convocati di Luciano Spalletti.

Boomerang per l'Italia

Uno scenario che potrebbe anche rappresentare un boomerang per l’Italia. In questo momento la nostra Nazionale necessita di un leader tecnico in mezzo al campo. Manca, infatti, un regista che possa prendere per la mano la squadra e alzare la qualità in fase di impostazione. In fase di costruzione del gioco l’assenza dell’ormai ex Paris si è fatta sentire in Macedonia. I 100 milioni in arrivo per Verratti potrebbero sicuramente arricchire il centrocampista, ma impoverire ancor di più la nostra Nazionale. Sarebbe davvero un peccato.

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Da oggi chiamatelo pure Marco lo Sceicco. Verratti nelle prossime ore sbarcherà ufficialmente in Qatar per firmare con l’Al Arabi, che lo preleva dal Paris Saint-Germain per 50 milioni. Un colpo clamoroso se si pensa che fino a pochi mesi fa il centrocampista abruzzese di Manoppello era uno dei pupillo del presidente Nasser Al-Khelaifi.

Nel calcio però - si sa - tutto cambia rapidamente e nel giro di una sola estate il regista è passato dallo status di intoccabile a quello di esubero di lusso. Incredibile ma vero. Tutta colpa dell’approdo sulla panchina transalpina di Luis Enrique, che ha deciso di tagliare l’italiano mettendolo sul mercato.

Verratti all’Al Arabi, i dettagli

Qualche big europea aveva sondato il terreno a luglio (Atletico Madrid e Manchester United), senza però formulare offerte ufficiali. Quelle che sono, invece, arrivate copiose dai paesi arabi. I sauditi dell’Al Hilal e dell’Al Ahli erano entrambe pronte a ricoprire di petrodollari il classe 1992, pur di accaparrarselo. Nulla da fare, dopo settimane di contrattazioni. Il Paris (di proprietà qatariota) ha preferito non cedere una sua stella ai rivali dell’Arabia Saudita e l’ha indirizzato verso Doha. Con tanto di sconto, visto che la richiesta iniziale di 80 milioni per il cartellino è scesa di 30 milioni nei confronti dell’Al Arabi, che fa parte delle galassia della famiglia Al Thani. Non un caso, ma una strategia ben precisa. D’altronde già in passato Rafinha e Diallo avevano compiuto la tratta Parigi-Qatar all’interno delle due società. Trasferimenti che avevano permesso ai francesi di far cassa con elementi che non rientravano più nei piani, realizzando sostanziose plusvalenze per sistemare il bilancio. Tutti contenti, verrebbe da dire. I club, ma non solo.

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