BARCELLONA - La scorsa primavera, il Manchester City conquistò la Champions League dopo aver messo a segno il colpo dell'estate: Erling Haaland. L'anno precedente, invece, il Real Madrid si aggiudicò la quattordicesima Coppa dei Campioni della propria storia incassando 75 milioni per Raphael Varane e Martin Odegaard e reinvestendone meno della metà (30) per portare al Santiago Bernebéu Eduardo Camavinga che, partendo dalla panchina, si rivelò una pedina di supporto fondamentale all'undici titolare di Carlo Ancelotti.
Psg, doppia lezione
Una doppia lezione alla quale il Paris Saint Germain dovrebbe prestare molta attenzione. Non necessariamente - e per fortuna, ci sentiamo di aggiungere - il successo è direttamente proporzionale ai milioni spesi sul mercato. Questo non vuol dire che, la prossima estate, Nasser Al Khelaifi debba rimanere a guardare mentre Kylian Mbappé poserà con la maglia della sua nuova squadra. Ciononostante, prima di turbare la quiete estiva, il numero uno del Psg farebbe bene a mettere un po' d'ordine dentro casa propria e nella sua testa. E già, perché contro la Real Sociedad, nell'andata degli ottavi di finale della massima competizione europea, Luis Enrique ha buttato dentro un undici privo dei due colpi - economicamente - più importanti della scorsa estate: Randal Kolo Muani e Gonçalo Ramos, per i quali la società parigina ha investito, rispettivamente, 95 e 65 milioni di euro. Ed è per questo motivo che la logica inviterebbe a pensare che, soltanto dopo aver deciso cosa fare con loro due, il club transalpino sceglierà se ingaggiare un centravanti o un attaccante esterno. Di certo, ci sarà da divertirsi perché l'addio di Mbappé consegnerà ad Al Khelaifi un tesoretto di 200 milioni di euro (il suo stipendio lordo) sul quale non avrebbe voluto contare, ma che gli servirà a curare il suo orgoglio ferito. Come? Facendo rumore.
Psg, le mosse per il futuro...in Italia?
In realtà, sebbene manchino ancora oltre quattro mesi e mezzo al via ufficiale della prossima sessione estiva di calciomercato, il rumore è già iniziato e la sensazione è che le conseguenze delle scosse di assestamento del Psg si faranno sentire in tutta Europa. A cominciare dai club italiani che, loro malgrado, potrebbero essere costretti a registrare qualche perdita importante. E, nonostante la Serie A ci abbia oramai fatto il callo, veder andar via i propri protagonisti principali fa sempre male: sia ai tifosi che all'immagine del torneo. Tuttavia, ci sarà poco da obiettare se il Psg dovesse presentarsi a Napoli con un'offerta a tre cifre per Victor Osimhen e Aurelio De Laurentiis decidesse di accettarla. Stesso discorso, nel caso in cui a ricevere una proposta indecente per il cartellino di Rafael Leao sarà il Milan Moneyball di Gerry Cardinale che, la scorsa estate, non si è fatto problemi a vendere Sandro Tonali.
Occhi su Lautaro Martinez
Leggermente diversa la situazione di Lautaro Martínez, uno che la fascia di capitano ereditata da Samir Handanovic, la sente già sulla propria pelle. Sul fronte Juventus, invece, così com'è vero che, in questo momento, sia difficile pensare che Dusan Vlahovic - per il quale il club bianconero non ha ricevuto ancora nessuna offerta importante - possa rientrare nei piani del tandem Al Khelaifi-Luis Enrique né in quelli degli altri top team europei, è altrettanto vero che una volta caduto il primo tassello, tutti gli equilibri verranno messi in discussione. Lo sanno bene il Liverpool e il Manchester City che, la scorsa estate, sono riusciti a trattenere Mo Salah e Bernardo Silva grazie all'opera di persuasione di Jurgen Klopp e Pep Guardiola bravi a spiegare ai propri fuoriclasse che i loro club non potevano permettersi di perdere due fuoriclasse a prezzo di saldo. Il Barcellona, dalla sua, difficilmente riuscirà a liberarsi dell'oneroso ingaggio di Robert Lewandowski a meno che nell'equazione non dovesse fare irruzione la Saudi Pro League, mentre il Bayern Monaco sta già pensando a come far felice Harry Kane, trovandogli il socio giusto. E, sotto questo aspetto, l'obiettivo del club bavarese sembra essere di nuovo puntato su Dortmund e, in particolar, su Karim Adeyemi.
Il Real aspetta Kyllian
E veniamo al Real che, salvo clamorosi ripensamenti, riuscirà - finalmente - a portare a Madrid il galáctico per il quale Florentino Pérez sospira da almeno due lustri. L’arrivo di Mbappé sul Paseo de la Castellana potrebbe provocare più di uno smottamento al Santiago Bernabéu, anche perché la storia insegna che, ogni volta che ha aggiunto un asso alla propria collezione di figurine, ‘don’ Florentino ha sistemato i conti con una o due cessioni eccellenti. Ed è per questa ragione che, nonostante si tenda a concentrare le analisi sulla rivalità che si verrà a creare con Vinicius sulla fascia sinistra dell’attacco, la verità è che a soffrire le conseguenze del trasferimento in Spagna del fenomeno di Bondy potrebbe essere Rodrygo a ritrovarsi con le spalle al muro, costretto a lottare contro tre mulini a vento, quelli rappresentati dal tridente della meraviglie formato da Mbappé-Vinicius-Bellingham.