Motta, il palo Milan nel tentativo di superare la Juve. E Conte che fa?

I rossoneri e la mossa tardiva sull'allenatore del Bologna, Antonio in cerca di squadra, cosa sta bollendo in pentola nel mercato allenatori in Serie A
Motta, il palo Milan nel tentativo di superare la Juve. E Conte che fa?

Milan io ci sono. Chissà se il messaggio è arrivato così in maniera netta, ma nelle ultime 48 ore sono diversi gli spifferi che stanno girando attorno alla figura di Antonio Conte e il Milan, con l’ex ct che avrebbe fatto sapere di essere disponibile a valutare una proposta. Un profilo, quello di Conte, che - va ricordato - da Casa Milan hanno sempre smentito. O meglio, da versante rossonero non sono mai arrivate conferme su possibili contatti, piuttosto che Conte non fosse un tecnico considerato adatto - per carattere, costi, richieste, gestione - a guidare questo Milan. Antonio però è ancora senza club. Da mesi aspetta l’occasione giusta, ha rifiutato in inverno di rientrare in corsa - un paio di no a De Laurentiis -, per cominciare da luglio un nuovo progetto costruito su di lui.

Il Napoli, per esempio, è tornato a essere un’opzione, con ADL che sta considerando pro e contro di diversi allenatori, compresi pure Pioli e Gasperini. Rumors su Conte e Milan ce ne sono stati diversi, soprattutto a inizio 2024. Il 2 febbraio, per esempio, proprio in un momento di intense voci su possibili incontri fra Conte e Zlatan Ibrahimovic, fu proprio lo svedese a inviare un messaggio chiaro pro Pioli, aggiungendo che non aveva contatti diretti con il tecnico salentino dal 2016. Come ormai è noto, il Milan cambierà allenatore. Per rispetto di Pioli - che grazie all'1-1 della Juve con la Salernitana ha ottenuto matematicamente il secondo posto -, il club non ha parlato della situazione. L'obiettivo raggiunto, però, potrebbe anticipare i discorsi fra società e Pioli (legato fino al 2025) che finora erano stati rinviati a fine campionato.

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Milan, i nomi in lizza per il dopo Pioli

La sensazione è che il Milan abbia in testa un nome, ma al tempo stesso in queste ultime settimane ha sondato il terreno con tanti tecnici. Per esempio era vicino l’accordo con Lopetegui, poi non concretizzato per più ragioni. Nell'ultima settimana il nome più “caldo” è diventato quello di Sergio Conceiçao che molto probabilmente rescinderà il suo contratto col Porto dopo la finale di coppa nazionale il 26 maggio. Il portoghese è spinto dal suo agente Mendes, il Milan ci pensa, ma non sembra convinto a pieno. Così come non scalda tutte le componenti societarie Fonseca (nel mirino dell’Olympique Marsiglia). Restano sullo sfondo Van Bommel e Gallardo, mentre il sogno rimane Thiago Motta, in orbita però juventina. Come si evince, non ci sono profili italiani perché dalla società è sempre emersa questa linea: un tecnico straniero, possibilmente giovane e con idee in linea con quelle del club.

Dunque non risultano esserci stati per ora contatti con De Zerbi - che ha una clausola col Brighton da 15 milioni - o Sarri, che ha rifiutato lo Spartak Mosca e temporeggia col Siviglia. E così si torna a Conte. Il salentino ha parlato col Napoli - chiede un triennale da 6.5 milioni più bonus - e ha aperto al Milan. Qualcuno ipotizza che una ventina di giorni fa sia andato effettivamente in scena un incontro con Ibrahimovic a Montecarlo, ma non ci sono conferme. Resta da capire quindi se il Milan stia bluffando, perché far capire che ci sia qualcosa con Conte inevitabilmente porterebbe a una grande eco mediatica, guastando il finale di Pioli. Oppure se sia Conte a proporsi col Milan che non si decide, dubbioso sull'affidarsi a un allenatore carismatico che aumenterebbe la pressione su ogni componente dirigenziale.

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Milan io ci sono. Chissà se il messaggio è arrivato così in maniera netta, ma nelle ultime 48 ore sono diversi gli spifferi che stanno girando attorno alla figura di Antonio Conte e il Milan, con l’ex ct che avrebbe fatto sapere di essere disponibile a valutare una proposta. Un profilo, quello di Conte, che - va ricordato - da Casa Milan hanno sempre smentito. O meglio, da versante rossonero non sono mai arrivate conferme su possibili contatti, piuttosto che Conte non fosse un tecnico considerato adatto - per carattere, costi, richieste, gestione - a guidare questo Milan. Antonio però è ancora senza club. Da mesi aspetta l’occasione giusta, ha rifiutato in inverno di rientrare in corsa - un paio di no a De Laurentiis -, per cominciare da luglio un nuovo progetto costruito su di lui.

Il Napoli, per esempio, è tornato a essere un’opzione, con ADL che sta considerando pro e contro di diversi allenatori, compresi pure Pioli e Gasperini. Rumors su Conte e Milan ce ne sono stati diversi, soprattutto a inizio 2024. Il 2 febbraio, per esempio, proprio in un momento di intense voci su possibili incontri fra Conte e Zlatan Ibrahimovic, fu proprio lo svedese a inviare un messaggio chiaro pro Pioli, aggiungendo che non aveva contatti diretti con il tecnico salentino dal 2016. Come ormai è noto, il Milan cambierà allenatore. Per rispetto di Pioli - che grazie all'1-1 della Juve con la Salernitana ha ottenuto matematicamente il secondo posto -, il club non ha parlato della situazione. L'obiettivo raggiunto, però, potrebbe anticipare i discorsi fra società e Pioli (legato fino al 2025) che finora erano stati rinviati a fine campionato.

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