Pagina 3 | Di Lorenzo, l'umiliazione gratuita e la Juve: il retroscena Giuntoli-Spalletti

Un weekend in famiglia (trascorso insieme alle figlie Azzurra e Carlotta) in occasione del matrimonio del fratello Diego per rigenerarsi e staccare la spina. Così da arrivare a Euro 2024 disintossicato dai veleni degli ultimi giorni. Le polemiche, infatti, non sono mancate intorno a Giovanni Di Lorenzo e al suo agente Mario Giuffredi. Entrambi finiti nel mirino della tifoseria dopo la decisione del capitano azzurro di lasciare il Napoli durante il mercato estivo, che si appresta a incominciare. Idee chiare che affondano le radici su quanto accaduto negli ultimi mesi. Il terzino della Nazionale si è sentito abbandonato e non sostenuto dalla società di appartenenza. Soprattutto nei momenti di difficoltà. Dalle (numerose) contestazioni dei tifosi alla decisione di andar via.

Di Lorenzo e Napoli-Lecce

Una mossa comunicata una decina di giorni fa al nuovo ds Manna con la risposta di essere disposti eventualmente a parlarne dinanzi a offerte importanti come raccontato dal suo manager in varie interviste negli ultimi giorni. La notizia trapelata sul possibile addio e la pioggia di fischi durante Napoli-Lecce di settimana scorsa hanno amplificato il distacco. Un’umiliazione pubblica gratuita alla quale Di Lorenzo sarebbe stato esposto dal tecnico uscente Calzona, che - in una gara di fine stagione senza grosso valore - l’ha sostituto negli ultimi minuti, lasciandolo così in evidenza e da solo verso la rabbia dei tifosi, che l’hanno subissato di fischi e di insulti.

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Di Lorenzo, è sfida Juve-Inter

Insomma, la vicenda poteva essere gestita meglio e in un’altra maniera. Tanto che lo strappo è diventato profondo col botta e risposta mediatico degli ultimi giorni tra club e agente a mettere ulteriore benzina sul fuoco. Il motivo è semplice: il Napoli chiede 20 milioni per cedere il suo capitano e preferirebbe - in caso di partenza - mandarlo all’estero così da non rinforzare una diretta concorrente.

Senza dimenticare che Antonio Conte stima da anni DiLo (lo voleva già all’Inter nell’estate 2019) e proverà a convincerlo a restare. Per questo la partita resta aperta. Le voci sulla Roma non hanno trovato grossi riscontri così come la soluzione straniera (Aston Villa e Atletico Madrid hanno fatto dei sondaggi) non sembra solleticare più di tanto il terzino destro. Le vere pretendenti al numero 22 del Napoli sono Juve e Inter. Rigorosamente in quest’ordine.

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Di Lorenzo alla Juve? Ecco quanto guadagnerebbe

Ad Ausilio il classe 1993 è sempre piaciuto e - in caso di partenza di Dumfries (il rinnovo è in alto mare…) - il dirigente interista potrebbe farsi avanti. Chi invece l’ha già fatto è la Vecchia Signora. Il dt bianconero Giuntoli stravede sia per l’uomo sia per il calciatore Di Lorenzo, tanto da aver caldeggiato a Luciano Spalletti un paio d’anni fa la sua nomina a capitano del Napoli. Il che la dice lunga sulla stima nei confronti del terzino destro. Tra l’altro la volontà di DiLo di andar via dalla formazione azzurra non nasce affatto da questioni economiche.

Basti pensare che, eventualmente, a Torino guadagnerebbe la stessa cifra (3,5 milioni annui più bonus) che percepisce ora con i partenopei. Anche la durata contrattuale (scadenza 2028) sarebbe la medesima di quella attualmente in essere col club di De Laurentiis. Dalle parti della Continassa non hanno fretta, ma seguono con grande attenzione l’evolversi della vicenda pronti a entrare in scena al momento giusto per piazzare l’affondo decisivo.

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Di Lorenzo alla Juve? Ecco quanto guadagnerebbe

Ad Ausilio il classe 1993 è sempre piaciuto e - in caso di partenza di Dumfries (il rinnovo è in alto mare…) - il dirigente interista potrebbe farsi avanti. Chi invece l’ha già fatto è la Vecchia Signora. Il dt bianconero Giuntoli stravede sia per l’uomo sia per il calciatore Di Lorenzo, tanto da aver caldeggiato a Luciano Spalletti un paio d’anni fa la sua nomina a capitano del Napoli. Il che la dice lunga sulla stima nei confronti del terzino destro. Tra l’altro la volontà di DiLo di andar via dalla formazione azzurra non nasce affatto da questioni economiche.

Basti pensare che, eventualmente, a Torino guadagnerebbe la stessa cifra (3,5 milioni annui più bonus) che percepisce ora con i partenopei. Anche la durata contrattuale (scadenza 2028) sarebbe la medesima di quella attualmente in essere col club di De Laurentiis. Dalle parti della Continassa non hanno fretta, ma seguono con grande attenzione l’evolversi della vicenda pronti a entrare in scena al momento giusto per piazzare l’affondo decisivo.

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