TORINO - Se fossimo al posto di un allibratore (sinonimo antico del più moderno bookmaker), non metteremmo quote molto basse circa la possibilità di un suo ritorno alla Juventus. Proprio perché la possibilità è sempre meno concreta. Il centrocampista francese, ormai ufficialmente svincolato dalla Juventus, è infatti sempre più lontano dall’ipotesi di un rinnovo sia perché non ha trovato un punto di incontro con i bianconeri (che pure hanno messo in conto l’opportunità di applicare nuovamente il decreto crescita per raffreddare gli emolumenti), sia perché sta aspettando di capire quali alternative concrete vi siano per il suo futuro professionale.
Alternative anche italiane, visto che il Milan si è mosso concretamente con la signora Veronique, mamma e agente di Rabiot, per capire se esistano margini di accordo. I cascami del decreto crescita, del resto, non sono un dettaglio pr i rossoneri così come non lo erano in casa bianconera visto che consentivano di offrire un biennale da 7,5 milioni più opzione per il terzo anno, almeno secondo i rumors che provenivano dalle varie posizioni e che avvaloravano questa cifra. È evidente che per rifiutare un simile accordo, il ragazzo dovesse avere tra le mani offerte ben più sostanziose oppure, chissà, che granissero alla mamma-agente delle commissioni ben più corpose. Sta di fatto che tutto è ancora in sospeso mentre alle pretendenti si è aggiunto il Galatasaray che vuole replicare alla campagna mediatica di Mourinho al Fenerbahce.