Unità di intenti, coesione e obiettivi condivisi: così si sta forgiando il nuovo gruppo juventino, nel quartier generale dell’Adidas che simboleggia l’efficienza e la precisione tedesche. Si respira un’aria diversa, in cui il dialogo e il confronto quotidiano sono la base. E allora è normale vedere l’ad Maurizio Scanavino chiacchierare con Thiago Motta o con altre figure professionali dello staff, oppure con i calciatori. Stesso discorso per Giuntoli e Calvo: insomma, nessuno qui è in vacanza, anzi si lavora ad alta intensità a ogni livello, non solo sul prato verde. Perché c’è la volontà di fare sentire la presenza della società al fianco del gruppo che sta nascendo e c’è soprattutto l’esigenza di remare tutti quanti nella stessa direzione, in armonia e in un contesto di massima serenità. Tutto questo per dire che i tanti sorrisi che si vedono fuori dall’Home Ground Adidas di Herzogenaurach non sono di facciata.
Vlahovic e il feeling con Motta
Sono sinceri, come quello di Dusan Vlahovic. Il feeling con Thiago Motta è già nato e si è visto anche in un retroscena fuori dal campo: insieme, bomber e allenatore sono andati in bicicletta in una delle strutture dell’enorme campus del brand teutonico per uno shooting. E si vedeva l’intesa che si è già sviluppata tra i due. Del resto non è un mistero che Thiago Motta consideri Vlahovic un attaccante top in Europa e la stima è ricambiata. Dusan non vedeva l’ora di mettersi a disposizione dell’allenatore italo-brasiliano, lavorando sul suo fisico anche in vacanza: nei primi giorni di allenamento (anche ieri doppia seduta per i bianconeri, oggi solo al mattino) il serbo ha potuto testare i metodi di Motta, il quale punta molto su Vlahovic non solo per i gol, ma pure per l’impatto sul gruppo a livello di leadership, un aspetto sul quale lo stesso centravanti sta tirando fuori il massimo impegno.
Sostegno reciproco: Thiago cercherà di mettere DV9 nelle migliori condizioni possibili per tornare a essere un cecchino implacabile sotto porta e dal canto suo Dusan sta dando l’esempio a un gruppo che in questi anni ha perso qualche figura di peso (Rabiot è l’ultimo esempio).