Non saranno destinazioni particolarmente esotiche, ma l’agenda di Cristiano Giuntoli nei primi giorni del mese d’agosto prevede tappe a Nizza e a Bergamo. Nulla a che vedere con le vacanze, perché il mercato in questa fase non consente distrazioni. Viaggi di lavoro, semmai. Per riprendere l’opera di rivoluzione nell’organico della Juventus, via via sempre più vicino ai principi e ai concetti cari a Thiago Motta. La prima fase del profondo rinnovamento ha visto approdare a Torino – in senso letterale o metaforico, a seconda dei casi – i vari Di Gregorio in porta, Cabal in difesa, Douglas Luiz e Thuram in mediana. Il direttore tecnico dei bianconeri, quindi, ha dovuto prendersi una piccola pausa. Non certo di riflessione, perché le lacune sono chiare nella sua testa così come le mosse per andare a colmarle. Piuttosto una sosta per ricaricare le munizioni, ovvero per rimpinguare le casse con un paio di cessioni di peso. Come quelle di Soulé e di Huijsen, appunto, in via di definizione in queste ore. I quasi 50 milioni in entrata, bonus compresi e al saldo dell’ovvia rateazione dei pagamenti, consentiranno a Giuntoli di calare nuovi affondi, così da andare a compensare – anche numericamente – la defezione dei due talenti forgiati dal progetto Next Gen.