Koopmeiners-Juve, Scamacca ko cambia i piani Atalanta. E c'è il Real...

Il grave infortunio dell'attaccante  influenza il mercato della Dea mentre Giuntoli è sempre alla ricerca di un compromesso e la Supercoppa europea si avvicina

TORINO - Come le code in autostrada, anche Teun Koopmeiners è diventato un classico dell’estate di calciomercato. Un passato che non passa - i bollini neri e i ritardi dei treni - e un futuro che non arriva: la soddisfazione di potersi godere relax e divertimento insieme. Tra una partenza e un rientro, ma anche prima, l’olandese dell’Atalanta resta il grande Gatsby del mercato bianconero - qualcosina di diverso rispetto ai Djalò e agli Alcaraz che avrebbero dovuto rafforzare, in gennaio, la squadra che avrebbe dovuto (ma chissà se potuto) continuare la corsa sull’Inter per lo scudetto. Inevitabile: cambiano logiche, dinamiche, esigenze, obiettivi, equilibri. I tempi, invece, quelli sono un po’ meno gestibili perché ovviamente non dipendono solo dai propri desideri: nello specifico c’è di mezzo l’inossidabile resistenza del club bergamasco che ha fissato il prezzo del proprio giocatore a 60 milioni.

Juve, l'Atalanta non fa sconti per Koopmeiners

E non ha nessuna intenzione di praticare sconti (clamorosi) nè di accettare contropartite tecniche. Oh, sì: dalle parti di Zingonia sanno benissimo che gli agenti dell’olandese hanno da tempo un accordo con la Juventus per un quinquennale da 4,5 milioni di euro netti a stagione più bonus, ma tutto ciò non li smuove dalle loro posizioni: "L’Atalanta non ha bisogno di vendere", ribadisce l’ad Luca Percassi ogni qualvolta venga sollecitato sul tema. Affermazione, la sua, che a prova di falsificazione sin popperiana sia dal punto di vista bilancistico sia da quello professionale, perché il centrocampista olandese non ha mai derogato ai propri obblighi in campo per risparmiarsi in vista di un futuro in bianconero, anzi: fino all’ultimo è stato tra i protagonisti della trionfale corsa alla vittoria della storica Europa League. Ecco, casomai sarebbe il caso di chiudere la questione prima che l’Atalanta sfidi il Real Madrid il 14 agosto: hai visto mai che “Koop” faccia le uova... Altro che 60 milioni a quel punto e, soprattutto, altro che volontà di cederlo. Ora, al netto che delle mediazioni che sta tentando Cristiano Giuntoli per arrivare a un compromesso (a 50 milioni di cash più bonus si potrebbe perfino trovare un punto di incontro) è però proprio vero che il tempo, nel mercato come nella vita, non sempre gioca a proprio favore se il diavolo ci mette la coda.

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L'infortunio di Scamacca complica l'uscita di Koopmeiners

Come è avvenuto ieri a Parma quando, all’inizio del secondo tempo dell’amichevole con i gialloblu, Gianluca Scamacca è rimasto vittima di un infortunio al ginocchio sinistro. Sarà operato per rottura di legamenti e menisco e il suo stop sarà almeno di 4-6 mesi. La dinamica (l’articolazione ha ceduto da solo, senza contrasti, mentre l’attaccante cercava di controllare al volo il pallone) e l’uscita dal campo (sostenuto dai massaggiatori sena che potesse appoggiare la gamba) avevano già autorizzato pessime sensazioni. È ovvio che l’Atalanta a questo punto deve rivedere i propri piani di mercato (senza dimenticare i riflessi sulla Nazionale) con delle valutazioni che ovviamente coinvolgerebbero lo stesso Koopmeiners (partito dalla panchina, una mezz’ora in campo per lui a Parma). E sì, perché senza il proprio centravanti titolare, sarebbe oltremodo complesso privarsi subito di uno tra i migliori marcatori della rosa (12 gol in campionato per lui, tanti quanti Scamacca che però ha fatto la differenza in Europa con sei gol a zero rispetto al compagno olandese), peraltro in prossimità della già ricordata e storica sfida contro il Real Madrid. Insomma, l’estate di Teun Koopmeiners e della Juventus sembra sempre imbottigliata su un’autostrada delle vacanze. E viene in mente Francis Scott Fitzgerald, un fuoriclasse nel suo genere: “Così remiamo, barche controcorrente, risospinti senza sosta nel passato”.

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TORINO - Come le code in autostrada, anche Teun Koopmeiners è diventato un classico dell’estate di calciomercato. Un passato che non passa - i bollini neri e i ritardi dei treni - e un futuro che non arriva: la soddisfazione di potersi godere relax e divertimento insieme. Tra una partenza e un rientro, ma anche prima, l’olandese dell’Atalanta resta il grande Gatsby del mercato bianconero - qualcosina di diverso rispetto ai Djalò e agli Alcaraz che avrebbero dovuto rafforzare, in gennaio, la squadra che avrebbe dovuto (ma chissà se potuto) continuare la corsa sull’Inter per lo scudetto. Inevitabile: cambiano logiche, dinamiche, esigenze, obiettivi, equilibri. I tempi, invece, quelli sono un po’ meno gestibili perché ovviamente non dipendono solo dai propri desideri: nello specifico c’è di mezzo l’inossidabile resistenza del club bergamasco che ha fissato il prezzo del proprio giocatore a 60 milioni.

Juve, l'Atalanta non fa sconti per Koopmeiners

E non ha nessuna intenzione di praticare sconti (clamorosi) nè di accettare contropartite tecniche. Oh, sì: dalle parti di Zingonia sanno benissimo che gli agenti dell’olandese hanno da tempo un accordo con la Juventus per un quinquennale da 4,5 milioni di euro netti a stagione più bonus, ma tutto ciò non li smuove dalle loro posizioni: "L’Atalanta non ha bisogno di vendere", ribadisce l’ad Luca Percassi ogni qualvolta venga sollecitato sul tema. Affermazione, la sua, che a prova di falsificazione sin popperiana sia dal punto di vista bilancistico sia da quello professionale, perché il centrocampista olandese non ha mai derogato ai propri obblighi in campo per risparmiarsi in vista di un futuro in bianconero, anzi: fino all’ultimo è stato tra i protagonisti della trionfale corsa alla vittoria della storica Europa League. Ecco, casomai sarebbe il caso di chiudere la questione prima che l’Atalanta sfidi il Real Madrid il 14 agosto: hai visto mai che “Koop” faccia le uova... Altro che 60 milioni a quel punto e, soprattutto, altro che volontà di cederlo. Ora, al netto che delle mediazioni che sta tentando Cristiano Giuntoli per arrivare a un compromesso (a 50 milioni di cash più bonus si potrebbe perfino trovare un punto di incontro) è però proprio vero che il tempo, nel mercato come nella vita, non sempre gioca a proprio favore se il diavolo ci mette la coda.

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