Kalulu, l'arrivo al Milan e la fiducia di Maldini
Kalulu è arrivato al Milan giovanissimo e senza aver mai giocato da professionista. Poi alla chiamata di Paolo Maldini è stato impossibile dire di no. Lui, leggenda rossonera, è quello che ha convinto il classe 2000 dandogli piena fiducia e la certezza di essere parte integrante della prima squadra. In effetti, poi, la parola è stata mantenuta perché non solo si è guadagnato il posto da titolare ma ha anche vinto uno scudetto. Il rapporto, quello con Paolo Maldini, è stato importante per capire le dinamiche del calcio italiano: "Maldini mi ha aiutato di più a capire quanto conta il calcio in Italia. Il tifo è pazzesco, la gente ti ama davvero. Quando andiamo in trasferta lui è sempre il più acclamato, anche se ha smesso di giocare più di dieci anni fa" ha detto in un'intervista a Rivista Undici.
In quattro anni al Milan è cresciuto tanto sotto ogni punto di vista: "Sono più forte, più veloce, più libero di testa, le cose mi vengono più naturali" ma ancora i margini sono davvero ampi. Ed è stato lui stesso a ribadirlo: "Posso crescere in tutto. Posso essere ancora più deciso, soprattutto nei duelli aerei, e leggere meglio le partite. Questo fa la differenza ad alto livello". Ha dimostrato anche una certa duttilità siccome Pioli l'ha utilizzato da centrale, da terzino destro o da braccetto a tre: "Per essere perfetto devi saper giocare ovunque. Ti aiuta tantissimo: se vuoi essere titolare in un grande club, devi poter aiutare la squadra dove ne ha bisogno".