TORINO - Quello di Kalulu potrebbe non essere l’ultimo episodio stagionale della lunga storia dei trasferimenti tra Juventus e Milan, in un senso e in un altro. Se il passaggio del difensore francese in bianconero è stato un fulmine a ciel sereno, da un po’ di giorni tra le due società aleggia il nome di Federico Chiesa, assistito da quel Fali Ramadani che ha appena incontrato il Milan per parlare dell’uscita di un altro suo assistito, Luka Jovic. E magari non solo di lui...
Giuntoli e il difficile nodo Chiesa
Chiesa è il più intricato nodo da sciogliere per Cristiano Giuntoli sul fronte uscite. Ingaggio alto, un solo anno di contratto, un ammortamento residuo da poco più di 14 milioni, l’esclusione chiara ed esplicita dalla squadra, la voglia di giocare in Champions: sono tutti fattori che da un lato restringono il numero delle possibili destinazioni, dall’altro spingono i club potenzialmente interessati a giocare d’attesa. Per ingaggiare un Chiesa svincolato la prossima estate o per strappare il cartellino a prezzo stracciato a fine mercato, sfruttando il fatto che tenerlo fino al 30 giugno costerebbe alla Juventus circa 24 milioni: tanti per un giocatore che, stando a quanto filtra dalla Continassa, resterebbe comunque fuori squadra.