Non c’è più spazio per la Joya in casa Roma. Rischia di finire male la storia tra Paulo Dybala e il club giallorosso, che appare orientato a separarsi dal fantasista. Tanto da aver aperto e dato piena disponibilità nei confronti degli emissari dell’Al-Qadsiah sbarcati a inizio settimana nella Capitale. Il segnale - qualora ce ne fosse stato bisogno - che l’ex Juve non è più centrale nei piani romanisti. Almeno in quelli del dt Florent Ghisolfi e del tecnico Daniele De Rossi. Non per i tifosi che sui social si sono scatenati in favore di Dybala, reagendo duramente nei confronti delle indiscrezioni sulla cessione del campione argentino in Arabia. Eppure che qualcosa si fosse incrinato tra Paulo e la Roma era sotto gli occhi di tutti.
Dybala, le scelte di De Rossi e gli indizi di mercato
Nel mese di luglio, ovvero quando era in vigore la clausola rescissoria da 12 milioni (valida solo per le squadre estere), nessun dirigente aveva dichiarato incedibile l’argentino. Col passare dei giorni il quadro è - se vogliamo - addirittura peggiorato, visto che Dybala non è stato schierato titolare da DDR nelle ultime amichevoli. Episodi che valgono molto più di un indizio nel mercato. Il resto è storia recente, con la Roma che da 72 ore sta pressando la Joya verso l’addio. Il motivo è semplice: nel suo ruolo ora ci sono i più giovani Soulè e Baldanzi sui quali la società ha investito in maniera consistente nelle ultime due sessioni di mercato. Inoltre la partenza di Dybala permetterebbe - oltre a introitare denari preziosi dal suo cartellino - pure un considerevole risparmio sull’ingaggio (12 milioni lordi). Mica male per 31enne dal talento sconfinato ma altrettanto fragile fisicamente e sempre a rischio infortuni.