Colloquio con Motta decisivo
Il difensore francese però voleva avere un confronto con il club e in particolare con Thiago Motta per comprendere quale sarebbe il suo ruolo all’interno del nuovo progetto tecnico firmato dall’allenatore italo-brasiliano. Una richiesta comprensibile per chi, in pochi giorni, deve compiere una scelta precisa, per di più in prestito. E questa telefonata tra Kalulu e Thiago Motta, funzionale a sbloccare la situazione o quantomeno a dare la spinta decisiva, ci sarebbe già stata ieri: un motivo in più per interpretare in maniera ottimistica, dal punto di vista juventino, quello che sarà lo sviluppo dell’operazione. Dalle parti della Continassa le sensazioni che si possa chiudere entro il weekend dunque sono in aumento, anche se nel calciomercato tutto può succedere e finché non ci sono le firme sui contratti tutto può succedere, come dimostrato dall’ultimo esempio in Serie A, quello di Brescianini con il Napoli.
Di sicuro Motta avrà spiegato a Kalulu quello che alla Juventus già sanno tutti: l’allenatore bianconero ha una grande considerazione del difensore francese, di cui apprezza le caratteristiche tecniche e atletiche. Negli occhi di Thiago Motta ci sono le immagini del Kalulu della stagione dell’ultimo scudetto milanista: grande rapidità nel partire per sganciarsi, palla al piede o no, e la stessa rapidità in ripiegamento nel coprire tanti metri di campo in una linea difensiva a quattro che ha inesorabilmente un baricentro più alto rispetto a quella a tre. Il fatto poi di avere la versatilità per ricoprire con altrettanta disinvoltura il ruolo di difensore centrale come quello di terzino destro rende Kalulu particolarmente prezioso per l’idea di calcio del nuovo tecnico della Juventus.
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