TORINO - Costanti e variabili. Il mercato della Juventus assomiglia sempre più a un intricato problema di matematica. In cui, alla fine, i conti devono tornare. Cristiano Giuntoli ha individuato i due obiettivi cui destinare le risorse a disposizione, con l’avallo – se non direttamente la spinta – di mister Thiago Motta: Teun Koopmeiners e Nico Gonzalez sono le costanti, ovvero le certezze nel mirino dei bianconeri. E poi? E poi, appunto, ci sono le variabili. E dunque i tasselli da andare a riempire, magari in prossimità del gong sulla sessione di mercato, senza erodere il budget a disposizione. Con prestiti o soluzioni creative che devono incontrare – gioco forza – anche il gradimento della controparte.
Conceicao, la situazione
A questa seconda categoria, per certo, appartiene la tessera del puzzle che conduce al secondo esterno d’attacco da regalare al tecnico italo-brasiliano, oltre allo stesso Nico Gonzalez. Il nome più caldo è quello di Francisco Conceiçao, anche se la quadra con il Porto che ne detiene il cartellino, dopo averlo riscattato dall’Ajax, appare ancora distante. Il dt bianconero si è fatto vivo dalle parti dei Dragoes con la proposta, però prontamente rispedita al mittente, di un prestito con diritto di riscatto. «Non intendiamo rinunciare a Conceiçao di fronte a offerte insensate: valuteremo proposte che valga la pena prendere in considerazione, come promesso al ragazzo», le recenti parole del presidente André Villas-Boas. Che, tra le righe, ha ribadito le pretese del club lusitano per l’esterno d’attacco: 30 milioni tra prestito (rigorosamente oneroso, e non poco) e riscatto (obbligatorio, non eventuale). La Juventus continua a far leva sulla ferma volontà del giocatore, che ha comunicato l’intenzione di cambiar aria dopo la brusca interruzione del rapporto tra la società e papà Sergio, fino a poco tempo fa allenatore del Porto. Ma un punto di caduta soddisfacente per tutti, al momento, ancora non si vede. A meno che…