Torino, flop Sazonov: il georgiano è in bilico, adesso si valutano le offerte

Anche la sconcertante vicenda del centrale granata è uno specchio di questo Torino. Non era pronto per Juric, idem per Vanoli. Sarà sostituito, nel caso?

TORINO - Questo smantellamento del Torino, al buio, senza progettualità, senza ambizioni se non quelle dettate innanzi tutto o soprattutto dal portafoglio, può continuare. Da anni non ci era mai parsa così debole, questa squadra. Oggi come oggi, se mai venisse un raffreddore a Zapata, l’unico vero obiettivo realistico sarebbe una faticosissima lotta per non retrocedere. Poi, certo, ci sono i miracoli. Il Torino aveva due vere colonne, due soltanto, oltre al colombiano. I due giovani più bravi, gli unici giocatori italiani del Torino convocati agli Europei, due stelle, due pilastri. Buongiorno era il leader non solo della difesa (l’arma migliore in particolare dell’ultimo anno di Juric), ma era un punto di riferimento anche nello spogliatoio, nonché sotto il profilo ambientale. E Bellanova, nella scorsa stagione, era risultato il miglior produttore di gioco offensivo, con le sue sgroppate sulla destra: palla a Raoul, e poi speriamo in un bel dribbling, in una fuga sulla fascia e in un cross perfetto per Zapata. Bellanova aveva sfornato ben 7 assist-gol e una rete, nello scorso campionato, rilucendo per la sua vocazione offensiva. Ecco: via uno, via l’altro. E via anche Rodriguez, altro titolarissimo lì dietro, in scadenza come Djidji. E il ritorno di Schuurs è un punto di domanda appeso tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.

Toro, la situazione in difesa

Può bastare Coco, preso come braccetto di destra, ma obbligatoriamente spostato al centro della difesa a 3? Può bastare Pedersen per sostituire Bellanova? Pedersen, che nel Sassuolo retrocesso era solo un rincalzo... Vedremo chi arriverà. E quando. Intanto, però, lo smantellamento della difesa potrebbe persino continuare, anche se in questo caso può riguardare un giocatore che già ai tempi di Juric aveva ben poco spazio. Un acquisto sbagliato, viene da sentenziare oggi. Soldi buttati? Vedremo. Di certo il 22enne georgiano Saba Sazonov sta lasciando più di una remora anche in Vanoli, dopo tutti i dubbi mostrati da Juric. Che ne parlava sempre bene, quanto a impegno e professionalità, ma poi lo faceva giocare il meno possibile. A Vanoli, Cairo e Vagnati avevano consigliato di guardarlo in ritiro. Il tecnico lo ha fatto e ne ha tratto indicazioni in linea con le tesi di Juric («non è pronto per la A»). E ora il flop di San Siro negli ultimi minuti: Sazonov è parso un paracarro in occasione di entrambi i gol presi. Mentre il giovane ex Primavera Dellavalle ha mostrato qualità in allenamento, ma ha solo 20 anni. Il Torino adesso è pronto ad ascoltare offerte per Sazonov: sia a titolo definitivo, sia in prestito. La partita per lui si giocherà negli ultimi giorni del mercato. E non è neanche detto che una sua partenza porti a ingaggiare un ulteriore difensore in più, tra continui azzardi a una settimana dalla fine del mercato.

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