Va bene che il ‘physique du rôle’ non gli manca. Ma Teun Koopmeiners sta veramente vivendo e interpretando il ruolo del duro, dal carattere di ferro, pronto a non arretrare nemmeno di un metro quando si scende in battaglia. La novità è che questa volta in battaglia ha avversari particolari: non centrocampisti o difensori, bensì l’Atalanta stessa. Ormai dall’inizio della seconda settimana di agosto, quindi prima della sfida di Supercoppa contro il Real Madrid, l’olandese ha deciso di rompere in maniera netta con il club orobico perché non ha più intenzione di restare a Bergamo. Koop vuole che la Dea dia corso all’impegno preso la scorsa estate quando il calciatore decise di prolungare con i nerazzurri a fronte della promessa di essere venduto un anno dopo, ovvero in questa sessione, qualora fosse pervenuta per lui una richiesta congrua da parte di un club top. Situazione che si è concretizzata con la Juventus, decisa più che mai a regalare a Thiago Motta il tuttocampista ritenuto dal dt Giuntoli e dall’allenatore italobrasiliano ideale per esaltare il nuovo gioco bianconero.
Koopmeiners non cede di un millimetro
Il braccio di ferro che si è venuto a creare tra Koop e l’Atalanta vede il giocatore deciso a proseguire sulla propria strada senza retromarcia. Ieri, per esempio, è tornato ad allenarsi in gruppo Lookman, che si era chiamato fuori prima della trasferta di Lecce perché tentato dalle avance ricevute da intermediari che gli avevano prospettato la possibilità di trasferirsi nella Ligue1 per vestire la maglia del club più prestigioso, ovvero il Paris Saint Germain. Peccato che poi l’offerta che pareva dietro l’angolo non sia arrivata. Di qui ecco la decisione dell’attaccante inglese di tornare sui suoi passi anche se l’ultima settimana potrebbe riservare ulteriori sorprese qualora l’Arsenal dovesse dare corso ai rumors che ultimamente lo danno sulle tracce del nerazzurro. Ma se Lookman ha cambiato atteggiamento, Koopmeiners non cede di un millimetro e quindi prosegue la sua mutua a fronte del nuovo certificato medico presentato per giustificare l’assenza. Lo stress è un qualcosa che non è riscontrabile da esami strumentali per cui anche la tempistica di guarigione non si può pronosticabile. Un rischio “pesante” nell’economia della trattativa che vede in Atalanta, Koopmeiners e Juventus i vertici della questione.