Pagina 2 | Marotta, i parametri zero unica via: perché l'Inter tifa Lille in Champions

Dopo Marcus Thuram (estate 2023) e Mehdi Taremi (2024), l’Inter sta già ragionando su un possibile nuovo colpo a parametro zero per l’estate 2025, quando scadranno i contratti di Arnautovic e Correa (sempre che l’argentino, o entrambi, non facciano prima le valige). Come abbiamo raccontato ieri, un profilo che intriga la società nerazzurra è quello di Jonathan David del Lille, attaccante canadese il cui contratto è appunto in scadenza fra dieci mesi. Per ora il giocatore ha dichiarato di voler rimanere, ma non ha dato segnali di voler rinnovare. Non è però da scartare l’ipotesi che sia il Lille a cederlo entro il gong del mercato, soprattutto se il club transalpino dovesse fallire l’approdo in Champions (il 28 agosto ci sarà il ritorno del preliminare in casa dello Slavia Praga dopo il successo dei francesi per 2-0 nella gara d’andata); oppure a gennaio. Se David rimarrà a Lille in scadenza, allora l’Inter potrà valutare fra settembre e dicembre se provare l’assalto a gennaio, considerando che il giocatore, essendo un classe 2000, rientra nei parametri anagrafici indicati da Oaktree per i rinforzi del futuro. Ma David è solamente un esempio di quali siano i piani della dirigenza nerazzurra.

Mercato Inter, il colpo in difesa

Marotta, Ausilio e Baccin, infatti, vogliono cercare di piazzare un colpo a parametro zero per conservare il budget che la proprietà gli metterà a disposizione per un acquisto di un certo spessore nel reparto difensivo, dove Acerbi e De Vrij (rispettivamente 37 e 33 anni a febbraio 2025) andranno a scadenza nel giugno 2025. Chiaramente l’ideale sarebbe proprio trovare un attaccante a parametro zero, sia perché notoriamente i giocatori offensivi costano di più, sia per cautelarsi con un elemento di spessore internazionale nel caso la prossima estate arrivino proposte difficili da rifiutare per Thuram o addirittura Lautaro Martinez. Con un innesto come David, i dirigenti nerazzurri avrebbero maggiore libertà di azione per convogliare le risorse economiche su un centrale in grado di raccogliere l’eredità di Acerbi e De Vrij e garantire alla squadra la giusta solidità. Non è un mistero che il club, se ne avesse avuto l’opportunità economica, avrebbe provato ad acquistare Buongiorno in questa sessione, ma il Napoli aveva un’altra forza economica, impossibile in quel momento da contrastare.

Al tempo stesso non è da escludere che la società nerazzurra cerchi fra i parametri zero del 2025 un rinforzo proprio in difesa (ci sono più opzioni rispetto all'attacco, ma bisognerà attendere la chiusura del mercato e i prossimi mesi per capire eventuali rinnovi), oppure sulla corsia destra, dove è vero che arriverà presto il rinnovo di Dumfries (2027 con ingaggio alzato a 4 milioni), ma andrà probabilmente cercata un’alternativa di valore considerando che Darmian, pure lui contratto fino al 2025 (ma il club ha un’opzione per prolungare fino al 2026), avrà 35 anni e potrebbe essere utilizzato maggiormente come difensore centrale. Ragionamenti in corso, con l'idea però di regalarsi il terzo attaccante "gratis" per la terza estate consecutiva.

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Inzaghi, ritorna l’amico San Siro

Il pareggio a Marassi contro il Genoa? Tutto - o quasi - dimenticato, visto che all’orizzonte si staglia l’amico… San Siro. L’Inter oggi assaggerà il terreno del Meazza nella rifinitura organizzata da Simone Inzaghi alle 18.30 proprio nello stadio di casa, una tradizione ormai consolidata nel corso delle stagioni (avviene sempre prima del debutto casalingo o dopo una rizollatura), quindi domani abbraccerà dopo quasi cento giorni - 97 per la precisione - i propri tifosi, lasciati il 19 maggio con la festa per lo scudetto numero 20, quello della seconda stella. Sarà un San Siro vestito a festa, col pubblico delle grandi occasioni (l’ennesimo tutto esaurito, almeno per quanto riguarda i biglietti acquistabili dai tifosi nerazzurri) e pronto a dare la spinta alla squadra fermata sul 2-2 alla prima giornata. Niente drammi, però, anche perché domani l’Inter avrà proprio un alleato in più per affrontare il Lecce. I suoi tifosi, certo, ma soprattutto San Siro. La squadra nerazzurra, infatti, prendendo in esame le ultime cinque stagioni - dal ’19-20 al ’23-24 - è la squadra che in Serie A ha messo insieme più punti considerando solamente le partite disputate in casa.

Inter, che numeri a San Siro

L’Inter - prima con Conte (biennio ’19-21), quindi con Inzaghi (’21-24) - ha collezionato ben 224 punti in 95 partite casalinghe, viaggiando quindi alla media di 2.36 punti a gara. Nessun’altra squadra del nostro campionato è riuscita a mantenere un ritmo del genere. La Juventus, seconda in questa particolare classifica, ha ottenuto 211 punti (2.22), mentre a chiudere il podio si trova la Lazio con 194 punti (2.04). È curioso notare come i biancocelesti abbiano ottenuto i loro due migliori percorsi casalinghi nelle stagioni ’19-20 (45 punti) e ’20-21 (42) quando alla loro guida c’era ancora Inzaghi. Indietro tutte le altre big della Serie A: la Roma a 189, il Milan a 186, il Napoli (che paga il pessimo campionato scorso) a 179 e l’Atalanta a 171. Domani l'Inter riprenderà quindi la corsa e lo farà con una formazione che dovrebbe presentare un paio di novità rispetto all'undici sceso inizialmente in campo a Marassi sabato scorso. I cambi dovrebbero essere principalmente sulla corsia destra, con Pavard e Dumfries - soprattutto - candidati a prendere il posto rispettivamente di Bisseck e Darmian. Per il resto non dovrebbero esserci novità, anche se in panchina sarà a disposizione Zielinski, assente col Genoa. Indisponibili solamente De Vrij e Buchanan.

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Inzaghi, ritorna l’amico San Siro

Il pareggio a Marassi contro il Genoa? Tutto - o quasi - dimenticato, visto che all’orizzonte si staglia l’amico… San Siro. L’Inter oggi assaggerà il terreno del Meazza nella rifinitura organizzata da Simone Inzaghi alle 18.30 proprio nello stadio di casa, una tradizione ormai consolidata nel corso delle stagioni (avviene sempre prima del debutto casalingo o dopo una rizollatura), quindi domani abbraccerà dopo quasi cento giorni - 97 per la precisione - i propri tifosi, lasciati il 19 maggio con la festa per lo scudetto numero 20, quello della seconda stella. Sarà un San Siro vestito a festa, col pubblico delle grandi occasioni (l’ennesimo tutto esaurito, almeno per quanto riguarda i biglietti acquistabili dai tifosi nerazzurri) e pronto a dare la spinta alla squadra fermata sul 2-2 alla prima giornata. Niente drammi, però, anche perché domani l’Inter avrà proprio un alleato in più per affrontare il Lecce. I suoi tifosi, certo, ma soprattutto San Siro. La squadra nerazzurra, infatti, prendendo in esame le ultime cinque stagioni - dal ’19-20 al ’23-24 - è la squadra che in Serie A ha messo insieme più punti considerando solamente le partite disputate in casa.

Inter, che numeri a San Siro

L’Inter - prima con Conte (biennio ’19-21), quindi con Inzaghi (’21-24) - ha collezionato ben 224 punti in 95 partite casalinghe, viaggiando quindi alla media di 2.36 punti a gara. Nessun’altra squadra del nostro campionato è riuscita a mantenere un ritmo del genere. La Juventus, seconda in questa particolare classifica, ha ottenuto 211 punti (2.22), mentre a chiudere il podio si trova la Lazio con 194 punti (2.04). È curioso notare come i biancocelesti abbiano ottenuto i loro due migliori percorsi casalinghi nelle stagioni ’19-20 (45 punti) e ’20-21 (42) quando alla loro guida c’era ancora Inzaghi. Indietro tutte le altre big della Serie A: la Roma a 189, il Milan a 186, il Napoli (che paga il pessimo campionato scorso) a 179 e l’Atalanta a 171. Domani l'Inter riprenderà quindi la corsa e lo farà con una formazione che dovrebbe presentare un paio di novità rispetto all'undici sceso inizialmente in campo a Marassi sabato scorso. I cambi dovrebbero essere principalmente sulla corsia destra, con Pavard e Dumfries - soprattutto - candidati a prendere il posto rispettivamente di Bisseck e Darmian. Per il resto non dovrebbero esserci novità, anche se in panchina sarà a disposizione Zielinski, assente col Genoa. Indisponibili solamente De Vrij e Buchanan.

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