Nell'estate dove la parola “esubero” è stata usata molto più della parola “colpo”, l'ultima variazione sul tema l'ha regalata Luis Enrique, diramando le convocazioni per la partita di campionato del suo Paris Saint-Germain in casa del Montpellier. Si scorre la lista, e salta subito all'occhio l'assenza tra i difensori di Milan Skriniar: l'ex giocatore di Sampdoria e Inter sarebbe “abile e arruolabile”, dunque la scelta di Luis Enrique è puramente tecnica e consuma uno strappo clamoroso nella rosa dei parigini.
Psg, Skriniar in vendita
Secondo Le Parisien, quotidiano solitamente molto bene informato sulle sorti del club della Capitale, lo slovacco sarebbe stato invitato a cercarsi una nuova squadra: chiuso dall'arrivo di Lucas Beraldo e Willian Pacho, due colleghi di reparto che hanno ottenuto subito una chiara fiducia dal loro allenatore, Skriniar anche lo scorso anno ha offerto solo sporadicamente delle prestazioni all'altezza della fama guadagnata nei primi campionati all'Inter. Per uno dei migliori difensori della serie A degli ultimi anni, dal 2022 in poi le cose sono andate molto peggio del previsto: la scelta di non rinnovare con l'Inter e svincolarsi a giugno 2023, l'intervento chirurgico alla schiena, la finale di Champions League non giocata e quindi l'approdo in Francia, grazie a un contratto ultraremunerativo (9 milioni di euri netti a stagione fino al 2028) che ora rischia di trasformarsi in una prigione dorata, con la necessità di trovare un'altra squadra nell'ultima settimana di mercato dei “Big five” europei. Skriniar del resto è in buona compagnia, visto che gli esuberi “dichiarati” dal Psg oltre allo slovacco sono almeno altri quattro: ci sono anche il 32enne difensore portoghese Danilo, i centrocampisti Carlos Soler, 27enne ex Valencia, a Parigi da due stagioni, e Manuel Ugarte, 23enne uruguaiano arrivato lo scorso anno per 60 milioni dallo Sporting Lisbona e già finito nel bidone delle eccedenze (lo cerca lo United), oltre al 26enne difensore centrale Nordi Mukiele, che ha mercato in Bundesliga. Si tratta di giocatori con ingaggi elevati, difficili da piazzare senza un contributo economico dei parigini.
Situazione Lione
Diverso il discorso per il Lione, che ha condotto finora una gestione “in cui è difficile trovare una logica”, per usare l’espressione dell’Equipe: il club aveva promesso alla DNCG (la Covisoc francese) di incassare 100 milioni di euri dalle cessioni di quest’estate, e non solo questa cifra non è stata nemmeno sfiorata, ma il bilancio è stato zavorrato da operazioni in entrata per oltre 130 milioni. Di fatto tutti i giocatori dell’OL ora sono sul mercato, e il club non a caso sta valutando cessioni con ogni tipo di formula, dal prestito con diritto di riscatto (e robusto accollo dell’ingaggio) con cui il Verona sta per prendere l’attaccante Amine Sarr ai tentativi di vendere a titolo definitivo Rayan Cherki al Fulham, sin qui vanificati dall’opposizione del giocatore. Per le squadre italiane c’è dunque la possibilità di fare buoni affari in riva al Rodano, sicuramente a cifre più abbordabili rispetto alla lista stilata da Maresca dei 13 esuberi del Chelsea (tra cui ovviamente compare anche Romelu Lukaku) o a quelli del Barcellona, dove comunque non va sottovalutata la presenza di Joao Cancelo, destinato stando alle ultime in Arabia Saudita. Già, l’Arabia: lì il mercato chiuderà addirittura il 6 ottobre, cinque settimane dopo l’Europa che conta, e molti indizi fanno pensare che la Saudi Pro League accoglierà a braccia aperte buona parte di chi ora, magari anche per colpe non sue, si trova a dover iniziare la stagione ancora ai box.